Oscar 2019: Migliore attrice e Migliore attore protagonista. Ecco chi sono

Rami Malek e Olivia Colman vincono rispettivamente il Premio Miglior attore e Migliore attrice della 91ª edizione degli Oscar.


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La competizione è stata forte. Nella categoria migliore attrice protagonista Olivia Colman alla fine ha avuto la meglio sulle favorite Close e Lady Gaga oltre che su Melissa McCarthy e Yalitza Aparicio . Nel film “La favorita” di Yorgos Lanthimos, interpreta la Regina Anna alle prese con gli intrighi di corte. La Colman è stata già insignita dei Premi Miglior attrice secondo il BAFTA – British Academy of Film and Television Art 2019, il Critics’ Choice Award 2019, il Golden Globes 2019 e del Premio Coppa Volpi alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018. Per lei questa è stata la Prima candidatura come migliore protagonista agli Oscar ed anche la prima statuetta che porta a casa.

Nel momento della premiazione la tensione era palpabile, tutti aspettavano di ascoltare il nome di Glenn Close, compreso la Colman, che dal palco è arrivata a scusarsi pubblicamente con l’attrice americana chiosando “Sei il mio idolo, non volevo”.

Glenn Close d’altra parte meritava probabilmente da tempo un Oscar che non è mai arrivato. Quest’anno la Nomination come Migliore Attrice arriva per la sua splendida interpretazione nel film “The Wife”, dove interpreta la moglie di uno scrittore appena insignito del Premio Nobel per la letteratura che nasconde un segreto lungo quarant’anni di libri, ambizioni spezzate e segreti.

Il Premio alla Close doveva essere anche una sorta di premio alla carriera. Solitamente non si ricorda l’età di una Signora, ma in questo caso i settantuno anni della Close, di cui più di quaranta passata davanti ad una macchina da presa, sono un inno alla bellezza e alla bellezza del Cinema. Sono ben sette le candidature agli Oscar nella carriera di Glenn Close. L’attrice, secondo alcune interviste, sta valutando se lasciare il grande schermo per scrivere e costruire le storie raccontate nei film, come a dire che in futuro potrebbe non esistere una ottava Nomination agli Oscar in qualità di Attrice. Glen Close manca nel 2019 l’appuntamento con l’Oscar che meritava già nel 1987 con “Attrazione fatale”.

 

Lady Gaga è la vera novità degli Oscar 2019 nella veste di attrice oltre che cantante nel film “A Star Is Born”. Si è presentata con lunghi capelli bianchi e un elegantissimo vestito nero sul red carpet e ha letteralmente incantato la platea con la canzone originale del film “Shallow” cantata insieme a Bradley Cooper. Lady Gaga, già vincitrice del Premio Miglior Attrice ai Critics’ Choice Award 2019, vince con questa canzone l’Oscar nella categoria “Original Song”.  Sembrava ad un passo anche dall’incoronazione degli Oscar in qualità di Miglior attrice, ma alla fine non è riuscita a strappare la statuetta dalle mani di Olivia Colman.

Nella categoria Miglior Attore trionfa , classe 1981, che a 37 anni raccoglie la prima nomination della sua carriera e anche il suo primo Oscar come Migliore attore interpretando magistralmente Freddie Mercury nel film pieno di musica ed energia “Bohemian Rhapsody”.

Rami Malek è stato già insignito del Premio come Miglior attore al BAFTA – British Academy of Film and Television Art 2019. L’attore ne ha fatta di strada dai tempi di “Una notte al museo” di Ben Stiller dove interpretava il Faraone Ahkmenrah. Non sono mancati nella sua carriera anche film di spessore come “Il Sangue di Cristo” e “The Master” di Paul Thomas Anderson con il grande Philip Seymour Hoffman.

Il Freddie Mercury di Malek convince e fa scoprire la musica dei Queen ad un pubblico che negli anni ’80 nemmeno esiteva. Sul palco degli Oscar Malek ha dichiarato che il Film racconta la storia di un ragazzo gay ed anche un immigrato che ha vissuto restando semplicemente se stesso. “Anche io sono figlio di immigrati – ha aggiunto Malek – venuti dall’Egitto. Io sono la prima generazione americana. Parte della mia storia si sta scrivendo sotto i miei occhi” ha dichiarato commosso tra gli applausi della sala.  “Grazie ai Queen, sarò per sempre debitore nei vostri confronti” Ha detto riferendosi alla Band che era di Freddie Mercury. Infine ha chiosato, pensando forse alla produzione o alla regia: “Non ero la prima scelta, ma sembra abbia funzionato” ha concluso Malek.

Ed ha funzionato. Lo sanno bene gli altri candidati rimasti a secco: Bale, Dafoe, Mortesen e Cooper.

Christian Bale, passato dall’interpretazione di un eroe come Batman, ad un antieroe come Dick Cheney, il vero artefice delle politiche del Governo made in U.S.A. di G.W. Bush. Bale ci ha abituato a cambi fisici camaleontici. Se ne “l’uomo senza sonno” pesava circa 50 kg, in “Vice” l’attore è arrivato a pesare 120 kg. Ad impressionare non sono state solo le trasformazioni fisiche, ma la sua capacità di entrare nel personaggio, nei modi e nei pensieri di uno dei più discussi politici di fama mondiale. Non è la sua prima Nomination come Miglior attore. Con “American Hustle” del 2014 Bale c’era andato davvero vicino e anche questa volta non si è allontanato troppo.

Viggo Mortesen, dato inizialmente come favorito, ha interpretato Tony Vallelonga in “Green Book”, un ex buttafuori che per sbarcare il lunario accetta di accompagnare il dottor Donald Shirley, un musicista afroamericano che sta per partire per un tour di concerti attraverso gli Stati del Sud. Una interpretazione fisica e riuscita sul tema del razzismo e dei rapporti nella società americana. Un Mortesen molto diverso dal Lalin, la spia, di Carlito’s Way o dal protagonista di A History of a Violence e ovviamente ad anni luce dal Re Aragorn del Signore degli anelli. Viggo Mortesen ha alle spalle già tre Nomination agli Oscar, l’ultima è arrivata con il film “Captain Fantastic” e come in quest’ultimo film, Mortesen perde il Premio Oscar come Miglior attore. Quest’anno c’è spazio solo per Rami Malek e la sua interpretazione di Freddie Mercury