Il device rivelazione del Galaxy UNPACKED 2019 potrebbe essere proprio il Samsung Galaxy S10e, presentato un po’ in sordina rispetto ai pezzi grossi della serata (non ci riferiamo solo ai fratelli maggiori Galaxy S10 e S10 Plus, che pure ci hanno messo del loro per oscurare le potenzialità del fratello minore, ma anche e soprattutto al Samsung Galaxy Fold, il primo dispositivo pieghevole al mondo, di cui abbiamo già analizzato gli aspetti che poco ci hanno convinto in questo articolo dedicato).
Attenti a prendere sotto gamba questo modelli ‘Lite’, che, per certi versi, sa quasi di un ritorno al passato, quando i display curvi erano un’utopia e le dimensioni non contavano. Erano mesi che attendevate, da parte del colosso di Seul, un dispositivo contraddistinto da uno schermo flat (piatto è bello, ricordatelo)? Eccovi accontentati, tanto più che la diagonale di questo gioiellino è di appena 5.8 pollici (entra perfettamente in tasca, ditelo che non ci speravate più). Il pannello, tra l’altro, è un Super AMOLED Infinity O-Display, forato nell’angolo in alto a destra, come nel caso dei due altri dispositivi di punta. Bene anche la risoluzione dello schermo, di 2280 x 1080 pixel a 438ppi con aspect-ratio di 19:9. Non gli manca nulla sotto questo punto di vista, non c’è che dire, come belle sono anche le colorazioni disponibili, tra cui spicca il ‘Canary Yellow‘, per le personalità più vivaci ed eclettiche (oltre ai vari altri Prism White, Green, Black e Blue). A differenza di molti device di fascia media, a bordo del Samsung Galaxy S10e non c’è nulla di scadente, nemmeno per quanto concerne i materiali: vetro ed alluminio, con resistenza ai liquidi (della serie, non si poteva pretendere di più). Molto particolare il lettore di impronte digitali, dirottato sul laterale (anche se posizionato un poco troppo in alto per i nostri gusti: chi ha le mani piccole potrebbe fare un po’ di fatica a raggiungerlo, almeno all’inizio).
Un’altra nota a favore? La configurazione hardware, in buona parte condivisa con i Galaxy S10 e S10 Plus: processore Exynos 9820, 6GB di RAM e 128GB di storage. Il comparto multimediale si compone di una doppia fotocamera posteriore (non tripla, manca difatti il teleobiettivo): un tiratore da 12MP (f/1.5) ed uno da 16MP (f/2.2), che dovrebbero comunque garantire scatti di pregevole qualità. La batteria è di 3100mAh, un po’ più piccola rispetto alle unità che alimentano i fratelli maggiori, ma tutto sommato accettabile considerate le dimensioni ridotte del display.
Una linea di rottura rispetto al passato del colosso di Seul, fatto di versioni ‘mini’ (ed anche ‘lite’) che un po’ facevano storcere il naso, soprattutto in virtù delle specifiche tecniche, nettamente ridimensionate rispetto ai fratelli maggiori (ciò che premeva in quel punto al produttore asiatico era fornire un’alternativa in miniatura, che soddisfasse le esigenze di chi avesse bisogno di un dispositivo tascabile, anche a discapito dell’hardware, non esattamente di prima fascia). Il prezzo del Samsung Galaxy S10e è di 779 euro: costa esattamente 150 euro in meno rispetto alla variante base del Galaxy S10 (anch’essa contraddistinta da 6GB di RAM e 128GB di memoria interna): secondo noi c’è da farci un pensierino, specie se il prezzo finale dovesse snellirsi in virtù di una svalutazione che, fin qui, ha spesso coinvolto i device dell’OEM a distanza di circa tre mesi dal lancio. Sul piatto della bilancia, sono più i pro che i contro: ecco perché vi consigliamo di valutare attentamente il Samsung Galaxy S10e, tutt’altro che un device di seconda fascia.