Il servizio di streaming di contenuti di Cupertino già ribattezzato come il Netflix di Apple è pronto a fare la sua comparsa. La presentazione del nuovo progetto dovrebbe concretizzarsi il prossimo 25 marzo, con un evento dedicato ma nel frattempo molte sono le voci relative alla possibilità che la strada intrapresa da Tim Cook non sia proprio la più semplice e di certo per una serie di motivi.
L’analista di Jefferies Tim O’Shea si è soffermato sul possibile prezzo del nuovo servizio Apple e ha indicato il suo più che probabile costo mensile di 15 dollari, magari convertito (dalle nostre parti) in 15 euro. Una scelta del genere renderebbe il nuovo progetto Apple come più costoso di quello Netfliz, per il quale il pacchetto base rientra pure nei 10 dollari/euro. Da questa ipotesi più che verosimile, nasce un’osservazione: cosa potrebbe avere in più il servizio di Cupertino rispetto a quello di Netflix? Sulla carta ben paco, almeno per il momento.
Netflix può contare su un numero di contenuti originali e auto-prodotti davvero ragguardevole e allo stesso tempo può vantare un numero di accordi con le aziende fornitrici di serie tv, film e altri tipi di contenuti video davvero notevole. Apple di certo punterà in futuro su contenuti auto-prodotti ma per il momento dovrà invece accontentarsi di quelli forniti da altri (magari non già partner Netflix appunto) e per questo motivo la disponibilità di opzioni per i suoi potenziali clienti potrebbe essere fin troppo limitata al lancio e anche subito dopo.
Non possiamo per nulla garantire che il Netflix Apple sarà un grande successo ma allo stesso momento dobbiamo pure mettere in conto la base di pubblico potenziale del brand di Cupertino. Tutti i possessori di un dispositivo Apple nel mondo, un iPhone, un iPad o anche una Apple TV saranno di certo incentivati nell’usufruire di contenuti del brand. Non ci resta che attendere dunque l’ufficializzazione del nuovo servizio, Tim Cook potrebbe pure calare il suo asso nella manica, del tutto inaspettato e imprevedibile.