Ha fatto discutere tra i seguaci di Sherlock l’intervista rilasciata al Times da Amanda Abbington: l’attrice è parsa delusa dalla piega che ha preso Sherlock 4, che a suo dire avrebbe perso incisività per la volontà di assecondare sempre di più i fan della serie.
L’intervista in realtà prende le mosse dalla vita privata e dall’attuale fase in cui si trova l’attrice da un punto di vista personale: Amanda Abbington e Martin Freeman si sono separati nel 2016 dopo 16 anni di matrimonio e la nascita di due figli.
Nell’intervista al Times ha parlato del dolore della rottura, di come questo abbia influito sulla sua autostima fino a distruggerla e di quanto abbia minacciato il benessere dei suoi figli, anche se non ha intaccato la sua fiducia nell’amore e nel romanticismo.
La coppia si era ritrovata come tale anche sul set di Sherlock, visto che l’attrice ha interpretato Mary Watson tra il 2014 e il 2017 nelle ultime due stagioni dell’iconica serie di BBC, accanto al marito Martin Freeman nei panni del dottor John Watson.
E a proposito della quarta stagione di Sherlock, la Abbington ha posto un problema che molti tra gli spettatori hanno già sollevato in passato, mostrando insofferenza nei confronti della piega presa dalla serie in quella che, al momento, è l’ultima stagione trasmessa da BBC (una quinta non è stata ancora ufficialmente annunciata).
Secondo l’attrice, la stagione più recente dello show “ha iniziato ad assecondare i fan” e “non penso che loro ne fossero molto contenti, penso che sia diventata molto complicata“. La Abbington ha poi tirato in ballo il co-creatore della serie: “Adoro Steven Moffat, ma penso che abbiano iniziato ad assecondare i fan, coinvolgendo un sacco di fandom. Pensavo che dovrebbero limitarsi alle storie, perché sono molto più interessanti“.
La Abbington asserisce dunque che le sceneggiature degli episodi dell’ultima stagione siano state influenzate dalle aspettative dei fan, dai loro desideri e dalla voglia di assecondarli. Parole che, per quanto condivise da una parte del pubblico, una volta apparse online l’hanno spinta a fare un passo indietro con un tweet in cui definisce “Moffat uno scrittore favoloso” e spiega di aver “amato far parte della quarta stagione di Sherlock e ho pensato che fosse piuttosto riuscita“. Una precisazione che la Abbington ha ritenuto doverosa per evitare che le sue parole fossero strumentalizzate: “È stata una gioia e un piacere farne parte, e ne sono incredibilmente orgogliosa” ha sostenuto l’attrice, pur non smentendo la sua teoria secondo cui Sherlock abbia finito per lusingare il pubblico rincorrendo i suoi desiderata.
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Amanda e Martin non sono mai stati sposati; quindi parlare di matrimonio, ex moglie, marito, nonché di grandi tragedie per la separazione (riprendendo quello che carta straccia del livello del Daily Mail aveva pubblicato circa un anno fa, agli inizi di aprile 2018, per essere precisi) è alquanto pretestuoso. La loro separazione come tutte le separazioni ha comportato sofferenza da entrambi i lati, cosa che soprattutto Martin ha preferito tenere privata.
Dei due, la prima a trovare un nuovo compagno e una nuova stabilità è stata proprio AA.
i rapporti con Moffat sono sempre stati buoni, e il fandom ha invece accusato Moffat di aver fatto voli pindarici e di aver addirittura snaturato lo show – col cavolo che S4 è stata scritta per “assecondare” i fan (molti dopo The Final Problem hanno abbandonato fandom e tutto).
Magari, prima di riportare notizie inaccurate giusto per il gusto di farlo, documentarsi sarebbe meglio.