Dov’è l’Italia amore mio? Ci chiede Motta. E il Festival di Sanremo risponde, incoronando Mahmood, un giovane cantautore italiano di origini egiziane. Più che la retorica dei testi che parlano di porti e di mare è la vita stessa che si fa politica. E la fa con una canzone ispirata, che racconta il sentimento di un figlio abbandonato dal padre.
Come avevo già scritto due settimane fa, sentivo nell’aria che i tempi erano maturi perché il Melting pot italiano conquistasse la ribalta attraverso il festival nazional popolare. E così è stato. Nuovi suoni, grazie soprattutto a Charlie Charles – produttore della trap italiana per eccellenza – che riesce a costruire un groove potente e efficace, ma soprattutto grazie a Mahmood, un ragazzo di eccezionale talento.
Il successo di Mahmood non nasce per caso: studia canto, pianoforte e chitarra sin da bambino. Coltiva con passione il suo talento, comincia a scrivere e comporre, prova la strada dei talent (non riuscendo a terminare il percorso, ma acquisendo visibilità presso gli “addetti”) e si esibisce dove può in tutt’Italia, nei circoli, nei locali, suonando e cantando il suo mondo. Per questo, pur esordiente sul palco dell’Ariston, dimostra una maturità artistica e scenica invidiabile. Non ha bisogno di alimentare polemiche, non ha bisogno di abiti eccentrici, né di costruirsi un personaggio “suburbano”, come andrebbe di moda. Né di fare sali e scendi dai transfer, circondato da body guard.
Eh già. In questi giorni di festival, girando per Sanremo, sono rimasta attonita di fronte alla spavalderia di alcuni nuovi “big” che attraversano le strade a lunghe falcate, in mezzo a orde di ragazzine urlanti, con lo sguardo in alto e l’aria di chi è disturbato da tanta notorietà. Ecco Mahmood non appartiene a questa schiera di presuntuosi. È più simile ad alcuni di quei ragazzi venuti da tutta Italia per esibirsi al Optima Red Alert. Ragazzi che aspettano pazientemente di accedere al provino per giorni, seduti per terra con una chitarra appoggiata al muro. E quando arriva il loro turno, se davvero bravi, speri possano diventare a loro volta dei “big”, ma con radici solide, quelle che servono alle piante per restare dritte sempre, anche quando cambia il vento. Congratulazioni Mahmood, che tu possa essere d’esempio per tutti questi ragazzi.
D accordo con Grazia.Un ragazzo umile …non ha bisogno di travestimenti.. il suo pezzo lo balleremo tutta l estate… bravo bravo bravo!!!
Gentile Grazia di Michele faccia i nomi di chi ritiene spavaldo e strafottente nei riguardi del pubblico, perché sarebbe impossibile comunque prestare attenzione ad ogni fan che urla magari neppure ha la tua discografia… Invece criticare è semplice e di può farlo gratuitamente vero?
Qualcuno doveva pur vincere,la canzone di Ultimo non era un granché quella dell’altro anno era più riuscita,in effetti la formula di voto dovrebbe essere rivista…Morale della favola:Onore al Vincitore.!!!!!
Io credo che si stia cercando di strumentalizzare un pò troppo la protesta nazional popolare che è scoppiata…il problema non è mamhood…la canzone è orecchiabile, lui sembra una bellissima persona e bla bla bla…il problema è che al televoto c’è stato uno stacco troppo netto tra il 46% di Ultimo ed il solo 15% di Mamhood che è stato del tutto annullato dalla sala stampa e dalla giuria d’onore…ed è questo che non quadra…perchè se vogliamo parlare in termini matematici se le proporzioni sono 50% al televoto, 30% e 20% alle altre due giurie a questo punto come il candidato scelto a maggioranza dalla sala stampa e dalla giuria d’onore ha preso il 50% così il vincitore del televoto avrebbe dovuto prendere il 50% e sarebbero stati in parità…giusto? altrimenti se si riconosce il 46% ad Ultimo e non il 50% allora anche a Mamhood attraverso un calcolo in proporzione sarebbero dovute andare percentuali inferiori al 30+20 perchè non penso sia stato votato all’unanimità…o sto dicendo una cavolata? a dir il vero per eleggere il vincitore in modo onesto e limpido si sarebbero dovute sommare le percentuali di gradimento espresse da ogni singola giuria…chi otteneva il totale più alto sarebbe stato il vincitore, senza scatenare così alcuna polemica! è stata una totale mancanza di rispetto nei confronti di tutti i telespettatori che hanno seguito e votato spendendo anche dei soldi, si cerca di mascherare tutto dietro la scusa del razzismo…quando se al posto di mamhood ci fosse stata una qualunque altra persona sarebbe stata la stessa cosa…forse se avessero decretato “il volo” come vincitori sarebbe stato meno clamoroso perchè almeno avevano preso più del 30% di voti dal pubblico.
A rosiconiiiiiiii!!! Prrrrrrrr! ???
Tutto questo buonismo mi fa schifo come quella pseudo canzone. Studia musica in conservatorio? E che significa? Che automaticamente è Beethoven? Il pubblico in sala e il voto da casa hanno dato la giusta interpretazione, tutto il resto è buonismo retorico.
Il festival deve essere vinto da una bella canzone non da un un cantantucolo senza carisma e con un surrogato di canzone indegna di essere chiamata tale. Piantatela con il solito buonismo!
Sono d’accordo con Grazia, non è certo la presunzione o l’arroganza a farlo vincere. Un grande talento, italianissimo umile e vale molto più di tutti quei razzisti che stanno scrivendo cose indecenti. La musica è musica e quando è fatta bene non c’è razza che tenga.
Piantala col razzismo, il solito commento stupido. Questa non è musica.
Non condivido… Spiacente… Vedremo chi vende di più’… Il voto da casa non lo incorona di certo… E i dischi chi li compra?
Bravo semplice incisivo … Ha vinto la meritocrazia !
Ha vinto cosa? Ma taci!
Mangiato pesante?
Concordo pienamente il pensiero di Grazia. Ieri sera in casa di amici abbiamo tutti “tifato” per questo giovane talentuoso. Bello il suo stare sul palco, accattivante voce. Lo abbiamo festeggiato ballando sull’istante il suo pezzo! P.S: Incomprensibile il malumore quasi rabbioso di Ultimo. Forse sentirsi un big troppo presto non fa bene … Ha ragione Grazia.
Sempre acuta la nostra Grazia. Chapeau!
Perfettamente d’accordo! Un giovane cantautore che, alle polemiche, ha risposto con la sua canzone e il suo talento.
Condivido largo ai giovani talentuosi e umili
Perfettamente d’accordo! Un cantautore giovane che, alle polemiche, ha risposto con la sua canzone e il suo talento.