Ferdinando Salzano: 10
Avete presente il dottore con l’accento tedesco che mangiava le polpette di fronte a un Fantozzi in dieta ferrea? Ecco, Salzano si è mangiato tutte le polpette e ha detto agli altri “tu mangia?”. Un vero King.
Claudio Baglioni: 3
Quando le cose non girano non girano. Quest’anno è così. Il merdone di aver fatto arrivare a Sanremo tutti i finalisti di Sanremo Giovani per interpretare con lui Noi no e poi averli rimandati a casa senza averli fatti salire sul palco grida vendetta. Come se fossero mancati altri motivi per polemizzare con lui. Poi, vabbeh, paragonare L’essenziale di Mengoni a Emozioni di Battisti.
Bisio e Virginia Raffaele: 4
Due comici e un cantante, senza conduttore sono monchi. Ne facciamo le spese noi.
Achille Lauro- Rolls Royce: 4
Sid Vicious è morto esattamente quarant’anni fa. E aveva dietro Malcolm Mc Laren. Come dire, altra storia. Ma più che altro c’è già stato e abbiamo già vista tutto questo. E la canzone ascolto dopo ascolto perde pezzi, annoiando a morte, anche per assenza di ritornello. Poi l’autotune al contrario non si può proprio sentire. Comunque, fossi Billy Corgan chiederei i diritti d’autore.
Einar- Parole nuove: 2
Sei carino. Hai gli occhi verdi. Guarda che sono cose belle, mica qualcosa di brutto di cui attribuirci la colpa. Perché devi ammorbarci con una canzone così inutile?
Il Volo- Musica che resta: 7
Canone adatta alle loro corde. Interpretata con mestiere, e talento. Fossi uno che si appassiona per il bel canto plauderei, ma così non è. Mi limito a questa constatazione amichevole.
Arisa- Mi sento bene: 7,5
Madonna se è brava Arisa. Non sbaglia neanche volendo. La canzone è oggettivamente difficile, ma a lei non lo hanno detto e la canta con una naturalezza che lascia a bocca aperta. Perfetta.
Nek- Mi farò trovare pronto: 0
Ar cavaliere nero nun je devi cagà er cazzo. Per dire.
Daniele Silvestri e Rancore- Argento vivo: 10
Questa canzone ascolto dopo ascolto ti si pianta in quella porzione di cuore che tendenzialmente vorremmo tenere chiusa dentro una cassaforte, al riparo da emozioni troppo forti. E nel piantarsi lì apre la strada a emozioni difficili da gestire, specie per chi come me è padre e padre di adolescenti. Un capolavoro vero, nella parte di Silvestri come nella parte di quel genio assoluto di Rancore. Un capolavoro, ripeto.
Ex-Otago- Solo una canzone: 4
Prendi i Thegiornalisti. Ecco. Fagli scrivere una canzone bruttina anche per i loro standard. Ecco. Shakera. Fetta di limone. Ghiaccio tritato. È viene fuori solo una canzone scialbetta. Forza Grifone, comunque.
Ghemon- Rose viola: 7
Quest’anno la quota Urban se la giocano Ghemon e Mahmood. Tutti e de con belle canzoni. Ghemon è più di esperienza, e si sente.
Loredana Bertė- Cosa ti aspetti da me: 6
Secondo me è più brava lei che bella la canzone. E grazie al cazzo, è la Bertė. Doveva andare da superospite, altro che Amoroso e Mengoni.
Paola Turci- L’ultimo ostacolo: 9
Paola stasera dimostra, ce ne fosse bisogno, che si può prendere un cuore, il mio ma quello di chiunque sia in grado di ascoltare la musica e riconoscerne la bellezza, e farlo in ostaggio in poco più di tre minuti. Un gigante in un mondo di nani. Da brividi.
Negrita- I ragazzi stanno bene: 7,5
Ci voleva un po’ di attitudine rock, stasera. E a portarla non potevano che essere i ragazzacci di Arezzo. Canzone solida, che si impone ascolto dopo ascolto. Di legno e metallo. Con un testo tra i più importanti tra quelli in gara. Massicci.
Federica Carta e Shade- Senza farlo apposta: 6
I due ragazzi sono fragili. O meglio, lo è la loro canzone, che ha si il ritornello più orecchiabile insieme a quello di Ultimo, ma rimane una canzone esile. A portarli alla sufficienza è la loro attitudine, e la loro leggerezza. Ce ne fosse.
Fiorella Mannoia: 5
La canzone nuova è assai debole e lei va di routine. Peccato.
Mengoni: N.C.
Mi rifiuto di considerare Mengoni un superospite.
Pio e Amedeo: 8
Pio e Amedeo si mangiano il palco e con la loro ironia fintamente triviale ma in realtà raffinatissima e molto profonda mandano a casa Bisio e la Raffaele. Una ospitata meritata sul campo.
Riccardo Cocciante: N.C.
Notre dame de Paris è una eccellenza di Riccardo Cocciante che ha fatto il giro del mondo. Piacevole, anche più che piacevole, ma a mezzanotte e quaranta anche no.
Mengoni è una delle migliori voci che abbiamo in Italia e uno dei pochi che sa cantare senza fare stecche merita essere stato superospite a Sanremo che ha pure vinto nel 2013.
Sono in quasi totale accordo con. Inoltre sei l’unico che non sta santificando achille lauro (ma poi perchè? perchè hanno paura di sentirsi dire che sono vecchi?)!
Scusi volevo scrivere “quindi”
Qui se Mengoni avesse avuto 30 anni di carriera lo avrebbe considerato?
Mengoni NF piuttosto di esprimere un qualsiasi parere? Ah, non sarebbe stato oggettivo un giudizio negativo. Non mi stupisce affatto, è così prevedibile Sig Monina.
Ci vuole rispetto, anche per chi non le piace.
cambia mestiere