Alfonso Cuarón vince i Dga Awards 2019 con Roma. Ieri sera, nella cerimonia presentata dall’attrice Aisha Tyler all’Hollywood & Highland Center’s Ray Dolby Ballroom di Los Angeles, il regista messicano è stato incoronato come miglior regista cinematografico dell’anno al premio assegnato ai migliori registi di cinema e tv dalla Directors Guild of America, il sindacato di categoria. Cuarón si conferma il regista dell’anno, dopo la vittoria ai Golden Globes, e a questo punto l’Oscar è sempre più vicino. E con lui festeggia naturalmente Netflix, che ha distribuito il film.
Niente da fare per lo Spike Lee di BlacKkKlansman o il Peter Farrelly di Green Book. Ma il vero deluso dei Dga Awards 2019 è Bradley Cooper. Il regista e protagonista di A Star is Born, infatti, era candidato anche nella categoria per il miglior regista esordiente, ma gli è stato preferito il Bo Burnham di Eighth Grade, la commedia drammatica sull’ultima settimana di liceo di una teenager, un film in America molto apprezzato (infatti la giovane protagonista Elsie Fisher aveva ottenuto anche una nomination ai Golden Globes). Meglio è andata a un altro sconfitto, l’Adam McKay di Vice, che si è rifatto con il premio per la miglior regia di una serie tv drammatica, Succession, di cui è anche produttore.
A proposito dei premi per la tv, da segnalare ai Dga Awards 2019 la vittoria di Ben Stiller, nella categoria Miglior film tv o miniserie, con Escape at Dannemora, e quella di un regista raffinato come Spike Jonke per il miglior commercial Welcome Home, un virtuosistico, visionario spot per l’HomePod di Apple.
I Dga Awards sono un termomentro molto attendibile in chiave Oscar. Le statistiche infatti parlano chiaro. A partire dal 1950, per ben 61 volte su 68 il regista vincitore dei Dga Awards ha conquistato l’Oscar nella medesima categoria. Se invece facciamo un confronto tra Dga Awards e Oscar per il miglior film, limitandoci soltanto al nuovo millennio, vediamo che a partire dal 2000 il film che ha conseguito il riconoscimento per la regia dei Dga Awards ha poi vinto la statuetta per il miglior film dell’anno 13 volte su 18. Numeri che non si prestano a equivoci e che fanno ben sperare sia Cuarón che Netflix.
Premi per il cinema
Miglior regista
Bradley Cooper, A Star is Born
Alfonso Cuarón, Roma [Vincitore]
Peter Farrelly, Green Book
Spike Lee, BlacKkKlansman
Adam McKay, Vice – L’uomo nell’ombra
Miglior regista esordiente
Bo Burnham, Eighth Grade [Vincitore]
Bradley Cooper, A Star Is Born
Carlos Lopez Estrada, Blindspotting
Matthew Heineman, A Private War
Boots Riley, Sorry to Bother You
Miglior Regista, Documentario
Morgan Neville, Won’t You Be My Neighbor?
Ramell Ross, Hale County This Morning, This Evening
Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chan, Free Solo
Tim Wardle, Three Identical Strangers [Vincitore]
Betsy West & Julie Cohen, RBG
Premi per la Televisione
Miglior regia, Serie drammatica
Jason Bateman, Ozark, episodio Riparazione (Netflix)
Lesli Linka Glatter, Homeland, episodio La democrazia morente (Showtime)
Chris Long, The Americans, episodio Inizio (FX)
Adam McKay, Succession, episodio Il compleanno (HBO) [Vincitore]
Daina Reid, The Handmaid’s Tale, episodio Holly (Hulu)
Miglior regia, Serie Commedia
Donald Glover, Atlanta, episodio FUBU (FX)
Bill Hader, Barry, episodio Chapter One: Make Your Mark (HBO) [Vincitore]
Hiro Murai, Atlanta, episodio Teddy Perkins (FX)
Daniel Palladino, La fantastica signora Maisel, episodio Andiamo sulle Catskill! (Amazon)
Amy Sherman Palladino, La fantastica signora Maisel, episodio Da sola (Amazon)
Miglior regia, Film tv e Miniserie
Cary Joji Fukunaga, Maniac (Netflix)
David Leveau e Alex Rudzinski, Jesus Christ Superstar Live in Concert (NBC)
Barry Levinson, Paterno (HBO)
Ben Stiller, Escape at Dannemora (Showtime) [Vincitore]
Jean Marc Vallee, Sharp Objects (HBO)
Miglior regia, Varietà/News/Talk/Sports
Paul G. Casey, Real Time With Bill Maher, episodio #1633 (HBO)
Sacha Baron Cohen, Nathan Fielder, Daniel Gray Longino, Dan Mazer, Who Is America?, episodio 102 (Showtime)
Jim Hoskinson, The Late Show With Stephen Colbert, episodio #480 (CBS)
Don Roy King, Saturday Night Live, episodio “Adam Driver; Kanye West” (NBC) [Vincitore]
Paul Pennolino, Last Week Tonight With John Oliver, episodio “502 Italian Election” (HBO)
Miglior regia, Varietà/News/Talk/Sports – Speciali
Louis J. Horvitz, The 60th Grammy Awards (CBS) [Vincitore]
Tim Mancinelli, Glenn Clements, The Late Late Show Carpool Karaoke Primetime Special 2018 (CBS)
Beth McCarthy Miller, Bill Maher, Live From Oklahoma (HBO)
Marcus Raboy, Steve Martin, Martin Short, An Evening You Will Forget For the Rest of Your Life (Netflix)
Glenn Weiss, The 72nd Annual Tony Awards (CBS)
Miglior regia, Reality
Neil P. DeGroot, Better Late Than Never, episodio How Do You Say Roots in German? (NBC)
Eytan Keller, Iron Chef Gauntlet, episodio 201 (Food Network)
Patrick McManus, American Ninja Warrior, episodio Miami City Qualifiers (NBC)
Russell Norman, The Final Table, episodio Japan (Netflix) [Vincitore]
Bertram van Munster, The Amazing Race, episodio It’s Just a Million Dollars, No Pressure (CBS)
Miglior regia, Programmi per ragazzi
Allan Arkush, A Series of Unfortunate Events, episodio Hostile Hospital: Part 1 (Netflix)
Jack Jameson, Sesame Street, episodio When You Wish Upon a Pickle: A Sesame Street Special (HBO) [Vincitore]
Greg Mottola, The Dangerous Book for Boys, episodio How to Walk on the Moon (Amazon)
Barry Sonnenfeld, A Series of Unfortunate Events, episodio The Vile Village: Part 1 (Netflix)
Bo Welch, A Series of Unfortunate Events, episodio The Ersatz Elevator: Part 1 (Netflix)
Miglior regia, Pubblicità
Steve Ayson (MJZ), Getting Ready; The Dance
Fredrik Bond (MJZ), Harmony; Take Them All On; The Big Win
Martin de Thurah, Final Breath; Mama Said Knock You Out; Space Station
Spike Jonze, Welcome Home [Vincitore]
David Shane, Alien; Mothers & Daughters