C’è verità ma anche un velo di nostalgia nel testo di Nonno Hollywood di Enrico Nigiotti, con il quale parteciperà alla prossima edizione del Festival di Sanremo dopo un anno particolarmente fortunato che l’ha visto duettare con Gianna Nannini e aprire i concerti di Laura Pausini al Circo Massimo di Roma e al Modigliani Forum di Livorno.
L’artista toscano è ora pronto per entrare a far parte della rosa dei campioni dopo un’esperienza nella categoria Nuove Proposte e anni trascorsi a cercare di conquistarsi una fetta nel panorama musicale italiano che tardava ad arrivare.
Dopo l’esperienza ad Amici di Maria De Filippi, la carriera di Enrico Nigiotti ha subito una battuta d’arresto soprattutto per il naturale affievolimento del clamore mediatico che segue alla partecipazione al talent, anche se il giovane cantautore livornese non si è mai dato per vinto.
Ed è così che arriva anche X Factor, nel quale ha ritrovato Mara Maionchi già conosciuta ai tempi della sua partecipazione al programma condotto da Maria De Filippi, che lo porta con fatica in finale dove gareggia con l’inedito poi disco di platino, L’amore è.
Alla partecipazione al Festival di Sanremo seguirà anche un tour per il quale sono in prevendita i biglietti su TicketOne e in tutti i canali abilitati. Si parte con la prima data del 3 aprile a San Benedetto del Tronto per continuare poi con altri concerti che proseguiranno per tutto il mese.
Il 2018 è stato anche l’anno della collaborazione con Laura Pausini per la quale ha scritto Le due finestre, contenuta nell’ultimo album Cenerentola del quale ha già annunciato l’uscita in versione espansa con un brano dedicato alla poetessa Alda Merini e proprio il brano di Sanremo, Nonno Hollywood, di cui riportiamo il testo qui di seguito già pubblicato in anteprima da Sorrisi e Canzoni TV.
TESTO Nonno Hollywood di Enrico Nigiotti
Certe cose fanno male
Mica le puoi trattenere
Non c’è modo di cambiare quello che non ti va bene
Dicono che con il tempo tutto quanto passa… ma quand’è che passa!?
Perché non mi passa…
E ricordo proprio adesso ogni volta che ridevi,
Ogni volta che per strada ti fermavi e litigavi con la gente che agli incroci ti suonava il clacson…
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Centri commerciali al posto del cortile
Una generazione con nuovi discorsi
Si parla più l’inglese che i dialetti nostri
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non lo so
Quanto è bella la campagna e quanto è bello bere vino
Quante donne abbiam guardato abbassando il finestrinoLa ricchezza sta nel semplice… semplice…
Nel semplice sorridere in un giorno che non vale niente
Sembra un po’ il secondo tempo
Di una finale da scordare
Come un taxi alla stazione che non riesci a prenotare
Siamo ostaggi di una rete che non prende pesci… ma prende noi
Nonno sogno sempre prima di dormire
Cerco di trovare un modo per capire
Corriamo tra i sorrisi dei colletti «giusti»
Ma se cadiamo a terra poi son cazzi nostriLa vita adesso è un ponte che ci può crollare
La vita è un nuovo idolo da scaricare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… Non lo so
E quindi…
Mi tengo stretto addosso i tuoi consigli
Perché lo sai che qua non è mai facile
Per chi fa muso contro, ancora
E quindiPer ogni volta che vorrò sentirti
Chiuderò gli occhi su questa realtà
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Una generazione che non so sentire
Ma in fondo siamo storie con mille dettagli
Fragili e bellissimi tra i nostri sbagli
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non lo so