Il testo di Un po’ come la vita di Patty Pravo e Briga dà una prima anticipazione di quello che si sentirà provenire dalla strana accoppiata scelta da Claudio Baglioni per la partecipazione alla competizione al Teatro Ariston al via dal 5 febbraio.
I due artisti sono ben assortiti, dal momento che il direttore artistico ha fortemente voluto Patty Pravo per interpretare il testo di Zibba, mentre la voce di Mattia Bellegrandi entra – di nuovo in barra rap – nel finale di un brano che promette grandi sorprese.
Per Briga si tratta di un debutto sul palco del Teatro Ariston, anche se l’artista ha già alle spalle diversi anni di carriera nei quali si conta anche la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi nel quale si è classificato al secondo posto dietro di The Kolors di Stash Fiordispino.
In questi primi anni di musica, a 30 anni compiuti, Mattia Briga ha avuto modo di duettare con Antonello Venditti – annunciato super ospite della kermesse – ma anche con Gigi D’Alessio e con Tiziano Ferro. In occasione della partecipazione alla manifestazione, Briga pubblica la sua prima raccolta di carriera, che ha voluto intitolare Il rumore dei sogni. Nell’album, oltre al brano di Sanremo, anche altri due inediti che andranno ad arricchire la tracklist composta da 9 brani live riproposti con strofe inedite.
Patty Pravo non ha di certo bisogno di presentazioni. 110 milioni di album venduti in carriera, Nicoletta Strambelli è alla decima partecipazione al Festival di Sanremo dopo l’ultima exploit nel 2016 nella quale portò il brano Cieli immensi. In vista della sua partecipazione alla kermesse, l’artista veneziana ha annunciato l’uscita di un nuovo album – Red – del quale ha già svelato la copertina. L’uscita dell’album è prevista per l’8 febbraio.
Qui di seguito il testo di Un po’ come la vita pubblicato in anteprima nel numero di Sorrisi e canzoni TV del 29 gennaio.
Un po’ come la vita
Senza più sognare
Di esistenza e di ironia
E scivolare…
E scivolare viaCome dire «ancora un po’»
Andare a cercare
Quella cosa che fa sempre un po’ più male
Ma che porta in un momento
A riconsiderare il vento
E poi gridare a me che non credo
Che il confine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensareMa intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Tu credi di volare
Ma l’illusione della gioia toglie il fiato anche alla notte
Magari prova a immaginare che sul retro della vita
Ci sia un immagine più forte
E non mi basterà il ricordo
Vorrei trovarmi nell’esatta condizioneDi una luce alla stazione
Su un binario abbandonato
Dove il viaggio non è mai iniziato
Per poi gridare a me che non credo
Che l’orizzonte è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensareMa intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Ridammi una notte che brilla
Invece di un cielo di corvi
Non ti ricordi
Quando eravamo due corpi
Uniti nel prendere i colpi
Noi sapevamo come illuminarci
Prima di prenderci a calci
Prima di metterci al collo
Pure le croci degli altri
Solo per assomigliarci
E poi gridarmi ancora che non credo
Ma in questo tunnel così buio io non guardo indietro
E la fine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore