Roberto Vecchioni sostiene Caramelle, la canzone presentata al Festival di Sanremo da Pierdavide Carone e dai Dear Jack, attraverso una lettera scritta al direttore artista della kermesse e pubblicata sul Corriere della Sera.
Vecchioni racconta di aver ascoltato per caso il brano Caramelle e di volerlo inserire di diritto tra le canzoni della categoria “uniche”. Inizia così la sua lettera:
“Caro direttore,
c’è che per caso mi è capitato di ascoltare una di quelle canzoni, che sfuggono al semplicistico concetto di «bello» o «brutto», ma appartengono di diritto alla categoria di «uniche». Sto parlando di «Caramelle» di Pierdavide Carone, cantata con i Dear Jack”.
Roberto Vecchioni ha espresso il proprio supporto a Caramelle, reputandola una canzone dal testo “verista” che racconta con verità cruda un tema delicato come quello della pedofilia. Il brano, escluso dalla rosa dei prescelti di Sanremo 2019, non sarà sul palco del Teatro Ariston, un trampolino di lancio che forse avrebbe meritato e che sicuramente l’avrebbe aiutata a raggiungere qualche orecchio in più.
Anche senza l’esposizione mediatica sanremese, Caramelle però riesce a farsi notare. Roberto Vecchioni è solo l’ultimo di una lunga serie di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo e della politica che hanno sostenuto la causa di Pierdavide Carone e dei Dear Jack.
Il cantautore accenna a “tre sequenze cinematografiche, da cui restano volutamente fuori moralismi, colpe, accuse o difese, giudizi di ogni tipo” e associa il testo di Caramelle ad un pezzo del realismo a Verga, Capuana e l’Ecole du regard del cinema francese.
Pierdavide Carone ha apprezzato le sue parole e ha ricondiviso la lettera con un ricordo personale per un sentito ringraziamento:
“Nel 1997 ero un bambino di 9 anni con una propensione osmotica per mio padre, propensione che mi ha dato la possibilità di avere a 9 anni tra le mani un disco come “El bandolero stanco” di Roberto Vecchioni. Tornavo sempre indietro alla seconda traccia, “Stazione di Zima”, e per quanto potessi (non) capire quelle parole, avevo la sensazione che fossero le parole di un uomo importante. Quest’uomo, oggi, scrive sul Corriere per parafrasare Caramelle, paragonandone lo stile tematico alla “Tentazione!” di Verga, paragonando Marica alla “Giacinta” di Capuana, fino a spingersi al cinema di Robbe-Grillet. Non so davvero se merito questi paragoni, non so neanche se merito l’analisi di un mio testo da parte del Professore della musica d’autore italiana. Quello che so è che posso ringraziare, con i Dear Jack per questa importante testimonianza, da parte di Vecchioni, sperando che mi lasci ancora ‘questo orgoglio smisurato di essere solo un uomo’. Grazie”.