La band di Brian Molko è principalmente la voce di Brian Molko: chi conosce Pure morning, Infra-red e Special K sa bene che non vi sono vie di mezzo, perché quel timbro si può amare o si può odiare, e la discussione ritorna in questi giorni con la notizia di un possibile nuovo album dei Placebo per il 2019. I fan erano rimasti con “Loud like love” (2013) per quanto riguarda le ultime prove in studio, mentre “Life’s what you make it” (2016) resta l’ultimo EP contenente Jesus’ son come unico inedito, tre cover e due versioni dal vivo del singolo Twenty years.
La notizia del work in progress del nuovo album dei Placebo arriva direttamente dalla band tramite un post pubblicato sul profilo ufficiale Instagram il 16 gennaio, nel quale viene mostrata una foto catturata in uno studio di registrazione tra chitarre, cavi e valvole, accompagnata da una frase concisa: «Si torna al lavoro». Nel mese di novembre il bassista Stefan Olsdal aveva dato qualche anticipazione ai microfoni dell’NME: «Sarà un disco sperimentale, ed è una cosa che volevamo fare da tanto tempo. Adesso che i Sonic Youth non ci sono più, potrebbe essersi aperto uno spazio. C’è sempre qualcosa in fermento». Qualche mese prima il frontman Brian Molko aveva dichiarato che si stava impegnando a ricostruire il suo processo creativo, e che il nuovo materiale non sarebbe stato privo di sorprese.
La band britannica è stata esemplare sin dagli esordi: l’androginia di Brian Molko in perfetto contrasto con la ruvidità del sound aveva disegnato una nuova realtà nel panorama musicale degli anni ’90. Il grunge e il punk melodico vivevano la loro epoca d’oro, e i Placebo si presentarono come uno spettro glamour che tuonava alternative rock a partire dai primi singoli: Teenage angst, Come home ma soprattutto Pure morning e Every you every me diedero alla band un passepartout per farsi apprezzare da chiunque avesse nutrito il proprio spirito, fino a quegli anni, con David Bowie, i Nirvana e i Cure, in un sincretismo in cui il punk, l’eleganza e un’immancabile provocazione facevano da superficie a una delle novità più riuscite delle ultime cartucce sparate nel ventesimo secolo.
Il nuovo album dei Placebo sarà dunque qualcosa di diverso, ma ciò di cui i supporters hanno assoluta certezza è la coerenza che ha sempre fatto parte dei ragazzi di Brian Molko: rock, sentimento e vigore cantati e suonati con la sensilità di un’anima innocente truccata da demonio glam.