Ritorna di nuovo l’allarme delle chiamate con prefisso +216, +373 e +383 ricevute sul proprio telefono da paesi esteri, più precisamente dalla Tunisia, dal Kosovo e dalla Moldavia. C’è reale pericolo oppure si tratta di una catena social infondata che sta circolando nelle ultime ore, in particolar modo su Facebook? Avevamo esaminato già la questione nel corso del mese di dicembre ma è giusto ritornare sull’argomento approfondendo se ci sono o meno rischi reali per gli utenti.
Il fenomeno raccontato nel messaggio (nuovamente divenuto virale) è quello che in gergo tecnico si definisce “One ring Fraud”: si tratta di un tentativo di truffa, questo si, che ha come protagoniste proprie le chiamate con prefisso +216 e non solo che durano il tempo di uno squillo. Una chiara modalità di adescamento di centralini residenti in Tunisia appunto ma pure in Kosovo e Moldavia: il rischio non sta affatto nel ricevere la telefonata appunto ma piuttosto nel tentare di richiamare il recapito visualizzato sul display, il più delle volte guidati da una gran curiosità.
Il messaggio allarmistico sulle chiamate con prefisso +216, +373 e 383 fa riferimento al rischio di vedersi abbonati a servizi a pagamento non richiesti, da ben 7 euro a settimana. Su questo pericolo specifico, ancora oggi come a dicembre, non abbiamo alcun riscontro effettivo. Piuttosto la richiamata ad un numero internazionale comporta si una spesa, perché non prevista dal proprio piano telefonico. Insomma, il rischio si annida semplicemente nella spesa da affrontare nell’effettuare chiamata oltre confine, così come capiterebbe per qualsiasi altra numerazione anche domestica dei paesi qui menzionati.
Il consiglio resta sempre lo stesso: a meno che non si abbiano amici o parenti residenti nelle destinazioni estere qui riportate, difficilmente riceverete chiamate con i prefissi qui riportati. Meglio dunque frenare la propria curiosità, sempre che si abbia a cuore la cifra associata al proprio credito telefonico.