Imperdibile recensione OnePlus 6T: per quali motivi vale davvero la pena acquistarlo

Più passi in avanti rispetto al OnePlus 6, quali i più significativi e quali punti in comune con la vecchia guardia

OnePlus 6T

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Occhi puntati sulla recensione del OnePlus 6T: vale davvero acquistarlo al posto dell’immediato predecessore OnePlus 6? Esistono dei punti di forza innegabili per l’ammiraglia di più recente presentazione? In redazione il modello è giunto nella sua versione nera lucida da 6 GB di RAM e 128 GB di storage. Ecco per questo esaminato ogni aspetto del dispositivo: dal design, alle componenti hardware fino ad arrivare all’esperienza software garantita.

Scheda tecnica

Schermo: 6,28 pollici AMOLED 19:9 Full HD+ (1.080 x 2.280 pixel, 19:9), Corning Gorilla Glass 6;
CPU: Snapdragon 845 Qualcomm SDM845;
GPU: Adreno 630;
RAM: 6/8 GB DDR4;
Storage: 128/256 GB;
Fotocamera posteriore: 16+20 Megapixel Sony f/1.7 con stabilizzatore ottico e digitale (video max: 4K 60fps), dual led flash;
Fotocamera frontale: 16 megapixel  f/1.7;
Connettività: LTE, Wi-Fi (802.11 a/b/g/n/ac),  Bluetooth 5.0, USB Type-C 2.0, GPS ( A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo);
Sim Card: Nano, dual SIM;
Sensori: Accelerometro, Prossimità, Giroscopio, Riconoscimento facciale, Riconoscimento dell’impronta sotto il display;
Batteria: 3.700 mAh (Fast Charge 5V 4A);
Dimensioni e peso: 157.5 x 74.9 x 8.2 mm, , 185 grammi;
Sistema Operativo: Android 9 OxygenOS Pie.

Design – 8

Il OnePlus 6T, inutile negarlo, è estremamente elegante e bello da vedere (posizionato su un tavolo di un ristorante, accanto a quello di amici o colleghi, non tarderà a farsi notare). Tra i materiali costruttivi è imperante il vetro, nella parte posteriore e naturalmente anteriore con pannello Gorilla Glass 6 (sul OnePlus 6 era 5).  Come già riferito, il modello a disposizione per la recensione è stato quello nero lucido (e non opaco): il telefono in questione risulta avere una presa fin troppo scivolosa al tatto, meglio dunque dotarsi immediatamente di una cover protettiva, altrimenti gli scivoloni potrebbero essere decisamente dietro l’angolo.

Passiamo alla descrizione della parte anteriore del telefono:  il OnePlus 6T guadagna punti  (rispetto al predecessore) sulla questione notch: la tacca antiestetica del modello meno recente viene sostituita da una discreta goccia al centro della parte alta del telefono che ospita il sensore della fotocamera. Decisamente migliore il quadro d’insieme, non c’è che dire. Le lunette laterali e superiori e pure inferiori sono sottilissime, permettendo un’ampia visione dello schermo.  Davvero minimal poi la cornice inferiore con i soli altoparlanti e la porta USB Type C (senza jack per cuffie da 3.5 mm, altra differenza con il predecessore). Completamente liscia invece la cornice superiore (se non fosse per il foro del microfono). Su quella a destra (ancora) abbiamo il tasto di accensione e quello per silenziare (con la sola vibrazione) il telefono: infine su quello sinistro prende posto il bilanciere del volume e l’alloggiamento per le due nano-SIM ( il device supporta due schede telefoniche).

Anche sul retro del OnePlus 6T la parola d’ordine è sobrietà con il modulo fotocamera doppio in posizione verticale e il solo logo OnePlus che campeggia quasi al centro della scocca. Ecco qualche foto di ogni aspetto del device.

OnePlus 6T

Display – 8

Il display AMOLED da 6,28 con rapporto 19,5:9 e risoluzione FullHD Plus si fa apprezzare. Personalmente do un punteggio decisamente positivo all’ampiezza della gamma dei colori dello schermo e anche ai suoi contrasti. La luminosità massima  dello schermo è più che sufficiente in ambiente chiuso, un po’ meno in quello aperto, almeno in una buona giornata di sole.

Altra cosa da far notare necessariamente in questa recensione OnePlus 6T: all’apertura della confezione, il telefono presenta già una cover protettiva del pannello. Quest’ultimo, con il notch a goccia, offre una visione davvero gradevole, soprattutto dei contenuti multimediali, come video YouTube ma anche film e serie TV. Nel software relativo alla componente, segnalo la possibilità di impostare la modalità notturna (in sostanza il dark mode) e pure quella lettura per non affaticare gli occhi.

Processore, RAM e storage – 9

Squadra vincente non si cambia e dunque il processore del OnePlus 6T risulta essere lo stesso del predecessore OnePlus 6. La CPU dunque , ancora una volta, è rappresentata dallo  Snapdragon 845 Qualcomm SDM845 e pure la GPU resta identica ossia  Adreno 630. Nonostante tutto, il device ha messo il turbo rispetto al predecessore? In parte si e lo dicono i test su campo.

Nell’esperienza d’uso quotidiana, l’elaborazione di operazioni e funzioni sul telefono è fluida e scattante, nessun collo di bottiglia all’orizzonte. La maggiore ottimizzazione software di Android 9 Pie rispetto ad Android 8 Oreo ha sicuramente pagato a favore del dispositivo più recente. L’esperienza con alcuni titoli gaming è pure soddisfacente: testato il sempre verde Asphalt 9 sul dispositivo, è una vera goduria immergersi nell’esperienza di gioco, mai legnosa e pure senza sbavature.

Gli screen shot dei test I test AnTuTU sono presenti subito qui sotto nella nostra recensione del OnePlus 6T. C’era da aspettarselo, il dispositivo raggiunge un ragguardevole punteggio di 286416: cosa ancora più importante, distacca di ben 10.000 punti il suo predecessore (in quel caso 296362), così come messo in evidenza nella nostra precedente recensione dedicata. Faccio notare ai nostri lettori come, sempre con il software AnTuTu, ho effettuato un’ulteriore sessione sotto stress del device e ho notato con piacere che il consumo della batteria si è mantenuto abbastanza costante nel tempo e soprattutto la temperatura di batteria e CPU non ha raggiunto picchi allarmanti (come testimoniato dai rispettivi screen).

Fotocamera – 8

Spazio al comparto fotocamera nella nostra recensione OnePlus 6T. Il comparto principale ha due sensori, quello principale è un Sony IMX519 da 16 MP con apertura f/1.7 e pixel a 1.22 µm.  Niente male neanche il secondo ossia un Sony IMX376K da 20 MP con apertura f/1.7 e pixel da 1.0 µm. Mi ha personalmente stupito la fedeltà dei colori degli scatti ottenuti con il telefono e l’abbondanza di dettagli in foto.  Sostanzialmente la configurazione è la stessa del OnePlus 6, così come l’interfaccia software per gli scatti e questa staticità, almeno in questo caso, non guasta affatto.

Per iniziare, ecco alcuni esempi di macro ottenuti con la camera, neanche a dirlo con soggetti natalizi, relativi al periodo appena trascorso.

I colori sono fedeli alla realtà e non mancano i dettagli di ogni singolo addobbo natalizio. Gli scatti sono stati ottenuti in automatico ma segnalo la modalità Pro della fotocamera, quella consente di impostare a proprio piacimento ISO, esposizione, messa a fuoco ma anche il bilanciamento del bianco. Un altro esempio di risultato ottenuto con la fotocamera riguarda uno scatto in una bella giornata dal cielo terso e dai colori invernali. Come già raccontato, la fedeltà dei colori è assicurata.

Spazio infine ad alcuni scatti ottenuti in notturna per il OnePlus 6T. Complice ancora una volta il periodo natalizio e gli allestimenti di luci tipici della ricorrenza, ho testato il comparto fotocamera principale sia in modalità automatica che in quella notturna (compresa nel software del telefono). La soluzione automatica è di certo quella che mi sento di consigliare ad utenti meno esperti e pure meno attrezzati. La resa degli scatti è abbastanza fedele, quasi sempre e con il minimo sforzo visto che il telefono imposta da solo i parametri necessari.

Qualche suggerimento invece per l’impiego della modalità notturna. Le differenze tra gli scatti standard e quelli con la specifica funzione non sono così tanti in senso positivo. Nella galleria qui riportata, i nostri lettori riconosceranno le foto specifiche per il loro effetto “alone” intorno alle luci. Insomma, il risultato finale rischia di essere poco realistico e pure a caro prezzo. In effetti, a mano libera, si rischia di ottenere sempre effetti sfocati, quindi è fondamentale dotarsi di una base di appoggio (se non un vero e proprio cavalletto). Senza contare che i tempi di elaborazione delle immagini, anche se prese singolarmente sono abbastanza lunghi (qualche secondo).

Batteria  e ricezione – 9

La recensione Oneplus 6T non può non mettere in evidenza come il telefono sia un vero e proprio campione di autonomia. L’amperaggio della componente cresce e non poco rispetto al predecessore OnePlus 6 e giunge a quota 3700 mAh (prima era 3300 mAh). Ci si mette poi anche Android 9 Pie ad ottimizzare i consumi è il risultato è presto detto: una giornata di utilizzo del telefono senza ricorrere alla ricarica è assicurata praticamente a tutti (anche agli user più incalliti) e come estremo opposto, se si utilizza non molto il telefono, non c’è da stupirsi di giungere anche a due giorni di attività. Nel bel mezzo, nonostante navigazioni, uso dei social, qualche visualizzazione video e pure telefonate, posso confermare senz’altro con la mia esperienza che un giorno e mezzo di autonomia non è per nulla utopico, anzi.

Lunga durata di una carica ma pure  estrema velocità con la quale la componente raggiunge il 100% del suo valore. Grazie al caricatore Fast Charge a 5V 4A in dotazione nella confezione,  la procedura avviene in un range temporale che va tra gli 80 e i 90 minuti.

Niente da eccepire neppure sulla ricezione. Ho testato il telefono anche con doppia SIM, vista la compatibilità con le due schede telefoniche. Faccio notare ai nostri lettori che entrambe possono funzionare contemporaneamente in velocità 4G, dunque con la connessione più rapida.

Software e sicurezza – 8

L’esperienza software del OnePlus 6T con la Oxygen OS 9.0.3 resta una certezza. La personalizzazione del sistema operativo Google con l’interfaccia proprietaria è discreta ma funzionale allo stesso tempo. L’accesso alle app con uno slide dal basso all’alto rimane un tratto distintivo del pacchetto e alcune utility sono senz’altro fondamentali come OnePlus Switch che consente il passaggio dei dati dal un vecchio telefono. Molto utile anche l’app OnePlus Community che consente di accedere a forum ufficiale del brand, a guide, tutorial e thread relativi ad ogni singolo aspetto del mondo OnePlus.

Per concludere, l’aspetto sicurezza sul device che può essere garantito simultaneamente dal sensore per le impronte digitali (posto sotto il display) e pure il riconoscimento facciale. Niente da eccepire su quest’ultima modalità di sblocco: facile da impostare in un paio di passaggi e sempre precisa nell’identificazione del volto. Tutt’altra storia per il lettore di impronte digitali sotto il pannello . Già l’acquisizione proprio dell’impronta di una delle nostre dita appare più laboriosa del solito, se confrontata con quella di un comune tasto fisico nono nascosto sotto il display. Allo stesso modo, l’operazione di autenticazione fallisce più di qualche volta, soprattutto quando le dita non sono perfettamente asciutte.

Prezzo

Non possiamo che concludere questa recensione OnePlus 6T con il miglior prezzo del momento per l’attuale top di gamma del brand cinese. A fronte di un costo di listino di 559 euro per la versione da 6 GB di RAM e 128 GB di storage, ci teniamo a sottolineare la migliore Offerta OnePlus 6T su Gearbest appunto, a 505 euro.

Conclusioni

Il OnePlus 6T innegabilmente mette il turbo rispetto al suo predecessore per l’autonomia, in parte per il processore e un po’ meno per il comparto fotocamera che tutto sommato restituisce risultati non di gran lunga superiori al OnePlus 6. Una grande pecca resta il lettore di impronte sotto lo schermo non così funzionale come in molti si sarebbero aspettati. Ad ogni modo un buon rapporto qualità/prezzo è garantito e con circa 500 euro (fra qualche settimana anche molto di meno) si porta a casa una signora ammiraglia.

Pro

Design

Autonomia

Software

Contro

Lettore impronte digitali

Scivolosità scocca posteriore.

Voto finale – 8,4