Dopo la decisione di ritirare dal mercato il suo duetto col rapper e le scuse per quella collaborazione inadeguata, la presa di posizione di Lady Gaga sul caso R Kelly continua a tenere banco negli Stati Uniti.
Inizialmente la Germanotta si era rifiutata, come altre star tra cui Jay-Z e Celine Dion, di apparire nel documentario Surviving R Kelly che su Lifetime ha raccontato le storie di diverse vittime di abusi sessuali da parte del cantante e produttore discografico, perlopiù adolescenti all’epoca dei fatti. Per il suo silenzio era stata tacciata di incoerenza dal pubblico, visto che la stessa Gaga è stata abusata in tenera età da un produttore quando era agli esordi di carriera e si batte apertamente contro la violenza sulle donne. La spinta dell’opinione pubblica l’ha portata a rinnegare il duetto Do What U Want (il cui video girato da Terry Richardson non uscì mai perché accusato di promuovere la cultura dello stupro) spiegando di averlo realizzato in un periodo oscuro della propria vita in cui non aveva ancora realizzato pienamente il trauma subito.
Ora per la popstar arriva la ritorsione dell’avvocato del rapper, sentito da Access Hollywood: Steve Greenberg afferma che il suo cliente è assolutamente innocente e Gaga sta usando la polemica sollevata dal documentario per un’operazione di immagine in vista degli Oscar, con una mossa in nome del politically correct che potrebbe favorirla per la vittoria come miglior attrice protagonista per il film A Star Is Born.
Mr. Kelly apprezza che abbia riconosciuto il suo immenso talento e abbia collaborato con lui per aiutare la sua carriera, ma trova deplorevole che ora stia sfruttando questa controversia pensando che possa aiutarla nella sua corsa per vincere un Oscar. Mr. Kelly non ha commesso alcun crimine. È spiacevole la misura in cui le persone vogliono mettere le loro passate relazioni al microscopio per il loro guadagno personale. Ma nessuna si è lamentata quando vivevano una vita glamour come groupie o ragazze rockstar. Non ci sono vittime – ci sono solo quelli che ora sfruttano Kelly per 15 minuti di fama su TMZ.
La dichiarazione pubblica di Gaga è stata invece molto apprezzata dalle vittime che hanno deciso di denunciare il rapper: a Inside Edition una di loro, Lizette Martinez, ha definito “davvero molto potente da parte sua” il gesto di ritirare il duetto e ammettere che quella canzone così provocatoria fin dal titolo era sbagliata, così come è arrivato il ringraziamento da parte di un’altra delle accusatrici, Asante McGee.
La situazione giudiziaria di R Kelly si fa sempre più delicata: il rapper, la cui reputazione di predatore era già nota da decenni, potrebbe essere incriminato per diversi casi si violenza sessuale e, si vocifera, perfino lasciare gli Stati Uniti.
Ecco un estratto del documentario in cui le vittime Asante McGee, Kitti Jones, Lizzette Martinez, Lisa Van Allen, Jovante Cunningham, Sparkle, e l’ex-moglie di R. Kelly, Andrea Kelly, si rivolgono direttamente al loro carnefice.