9 gennaio 2007, nasceva l’era Apple con il suo momento simbolico per eccellenza rappresentato dal lancio del primo iPhone da parte del compianto Steve Jobs. Esattamente 12 anni sono passati da quel fatidico appuntamento e molte cose sono cambiante nel settore mobile, soprattutto nell’ultimo paio d’anni: possiamo dire che la parabola dell’azienda di Cupertino sia oramai discendente?
Notizia odierna, non certo da sottovalutare, è l’ulteriore taglio di produzione da parte di Apple dell’ultima generazione di suoi device, quella presentata ad autunno 2018, ovvero gli iPhone XS e XS Max ma pure l’iPhone XR. Il taglio effettivo delle linee di produzione sarebbe stato di ben il 10% per il solo trimestre corrente, ossia da gennaio a marzo 2019: la notizia ufficiosa giungerebbe da alcuni fornitori ma è stata pure riportata da fonti autorevoli come Slashgear,com.
Non è la prima volta che si parla di tagli alla produzione di Apple per la sua ultima gamma di melafonini e la risposta dei mercati non si è fatta di certo attendere: subito ad inizio 2019, le azioni Apple sono letteralmente crollate e tutt’oggi non godono di ottima salute. La revisione delle stime di crescita dell’azienda ora nelle mani di Tim Cook rende i titoli del colosso statunitense meno appetibili. Dopo un primo tracollo del loro valore lo scorso 3 gennaio, le azioni ad oggi 9 gennaio e al momento di questa pubblicazione valgono all’incirca 150 dollari.
Dal lontano 9 gennaio 2007, anche i più accaniti fan Android non possono negare come Apple abbia continuato sempre a proporre dispositivi di qualità ma è pur vero, sempre meno rivoluzionari. Da produttore trascinatore di nuove tendenze hi-tech, l’azienda di Cupertino ha sempre più iniziato a seguire le strategia della concorrenza in alcune scelte hardware, in primis del concorrente Samsung ma molto più ora di Huawei. Display senza bordi, fotocamere con doppio sensore sono solo alcuni elementi sui quali il brand di Cupertino è arrivato in un secondo momento rispetto ai rivali. Il tutto contornato da versioni software sempre meno esaltanti, basti pensare al disastro di iOS 11 a cavallo del 2017 e del 2018 e a quella che potremmo definire un’esperienza senza infamia e senza lode per iOS 12. Per non parlare infine dei prezzi dei device, costantemente al rialzo.
La gloria dei meno recenti iPhone non basta più e certamente nella tecnologia 5G ci saranno le più elevate prospettive di crescita per l’immediato futuro. In un mercato mobile estremamente stagnante con clienti meno inclini al cambio di telefono, solo la spinta verso dispositivi con connettività più veloce e dunque funzionalità maggiori potrebbe determinare una nuova crescita delle vendite, un po’ per tutti i brand. Apple dovrà però saper cogliere la sfida e magari essere pronta per il primo melafonino in 5G in autunno. Se non lo sarà, difficilmente riuscirà a recuperare terreno sui concorrenti ed essere innovativa proprio come 12 anni fa.