Roberto Vecchioni a La Mia Passione, ospite della seconda puntata della nuova stagione, si è raccontato in un’intervista con il conduttore Marco Marra, ripercorrendo la sua storia e la sua carriera musicale, a partire da quando ha iniziato a scrivere canzoni a 17 anni, fino all’ultimo Sanremo vinto con Chiamami Ancora Amore, nel 2011.
C’è stato spazio per il ricordo di suo padre, e per una riflessione sulla vita alla soglia dei 75 anni, dopo tante esperienze vissute: “Capisci di dover tanto alla vita, ma lo capisci dopo. Mentre vivi non ti accorgi della bellezza, nemmeno che il dolore ha una sua posizione nel puzzle della vita. E alla fine metti a posto delle figurine che prima ti sembravano ombre inutili e che invece hanno un loro senso nello schema totale”.
Arriva anche l’amicizia con Francesco Guccini, che sul palco cantò un brano di Vecchioni, Luci a San Siro (premio Tenco), dichiarando che avrebbe voluto scriverla lui. “Questa è una bellissima cosa. Commovente”, ha dichiarato il professore, “Quando ci siamo conosciuti mi ha detto ‘Tu sei quello che ha scritto quella canzoncina sullo stadio e sui calciatori’, e allora io gli ho risposto ‘Ah sì, e tu sei quello che ha scritto la canzone del trenino che va a sbattere (La Locomotiva)’”. Nell’ultimo album di Vecchioni, Guccini torna a cantare in un duetto sul brano Ti Insegnerò a volare, dopo ben sette anni di silenzio.
Tanti altri racconti di Vecchioni a La Mia Passione, tra cui quello del brano Samarcanda, scritta in autostrada da Milano a Bologna. “Non è un capolavoro, è una bella canzone. Ero consapevole di aver scritto qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita. Samarcanda ha venduto tantissimo in una settimana. Io non capivo più niente, era come se mi girasse la testa”.
Infine il ricordo di Sanremo 2011, vinto lasciando al secondo posto i papabili vincitori di quell’anno che erano Emma e i Modà: “Sentivo che Chiamami Ancora Amore sarebbe stata una canzone importante molto prima di andare sul palco. L’ho capito quando l’ho scritta. Ho sentito che era una canzone da Sanremo. Mi dicevo ‘non voglio andarci, non è roba mia’, poi ci sono andato e ci sono cascato. È stato importante per me e per la mia carriera”. E di nuovo, sulla vita: “È questo vivere che conta. Qualsiasi cosa possa succedere dopo la morte, vivere questo mondo è stata la cosa più bella”.
IL VIDEO DI ROBERTO VECCHIONI A LA MIA PASSIONE.