La notizia di un reboot di Queer as Folk non giunge come una novità assoluta: in un’annata ricca di ritorni dal passato tra remake, revival e nuove edizioni di titoli storici in vari format rinnovati, anche del recupero della serie che è stata pioniera nel trattare tematiche LGBTQ in tv si era già vociferato in passato.
Ora però non si tratta di meri rumors: secondo quanto riporta in esclusiva Variety, il creatore dell’originale serie britannica Russell T. Davies è già al lavoro sul progetto, come produttore esecutivo di un reboot del dramma per Bravo TV, canale via cavo statunitense.
Queer As Folk, nella sua versione originale inglese, fu trasmessa in un’unica stagione da 10 episodi nel 1999-2000 da Channel 4 e su quel format è stato basato il popolare adattamento americano di Showtime.
Il progetto in cantiere è una nuova versione “moderna” della serie madre, incentrata su un gruppo di giovani amici che trovano sostegno nella comunità gay in seguito a una tragedia che li accomuna. Il nuovo Queer as Folk targato Bravo TV si concentrerà attorno a personaggi del tutto inediti rispetto a quelli della serie originale e del suo adattamento degli anni Duemila.
Quest’ultimo fu un grande successo di pubblico, capace di reggere per cinque stagioni su Showtime, dal 2000 al 2005, anche grazie all’ottimo cast composto da Gale Harold, Hal Sparks, Randy Harrison, Peter Paige e Scott Lowell che interpretavano un gruppo di persone omosessuali alle prese con sentimenti, drammi e tragedie ma sostenuti dalla reciproca amicizia in quel di Pittsburgh, in Pennsylvania.
Ora Bravo Tv fa spazio ad una nuova generazione di protagonisti. Stephen Dunn è lo sceneggiatore e produttore esecutivo della nuova serie insieme a Nicola Shindler (Red Productions) e Lee Eisenberg (Quantity Entertainment) e Digital Rights Group. La società di produzione è la Universal Cable Productions.
Di tutti i reboot e revival già in cantiere o ipotizzati per un prossimo futuro, quello di Queer As Folk è certamente il più interessante: la franchezza con cui la serie ha raccontato l’amore tra coppie omosessuali, con scene di sesso esplicite e senza tabù, ha rappresentato una rivoluzione per il pubblico ancora molto puritano di fine secolo scorso, provocando molte polemiche ma ottenendo anche ottimi ascolti al punto da far sì che Channel 4 ne commissionasse una seconda stagione poi mai realizzata (eccetto uno speciale da due puntate molto più castigato).