L’arrivo sugli scaffali di Playstation Classic lo scorso 3 dicembre è stato un momento indubbiamente molto importante per tutti i nostalgici della prima generazione di console targata Sony. Il ritorno sulla scena di quello che a tutti gli effetti resta un intramontabile classico ha smosso gli animi dei più stagionati tra i giocatori, che non hanno perso tempo nell’aprire il proprio portafogli per portare a casa dagli scaffali uno dei modelli in scala ridotta (ma dalle analoghe prestazioni) della prima console del colosso nipponico.
Ovviamente, a seguito del lancio, non sono tardate ad arrivare le prime polemiche per Playstation Classic. A finire nel mirino delle critiche è stato un parco titolo avaro di grandissimi nomi, che riporta si sotto la luce dei riflettori alcune perle del passato, ma che non è in grado di effettuare il cosiddetto guizzo in questo ambito. Numerose le assenze di un certo rilievo, sebbene di fatto non si possa parlare di vere e proprie mancanze: il datamine della console ha infatti evidenziato di come siano presenti (sebbene non sfruttabili) altri titoli, tra cui vere e proprie pietre miliari dell’epoca Playstation quali Crash Bandicoot 2 e Medievil. Praticamente una vera e propria miniera d’oro senza poterci mettere effettivamente le mani.
Un utente ha però portato alla luce una falla in Playstation Classic che permetterebbe di utilizzare la piccola console come emulatore con cui attingere alla propria personale riserva di giochi. Si tratta di un hacker che risponde al nome di Yinfalu, che ha caricato su Youtube un filmato in cui svela gli scarsi controlli di Playstation Classic che di fatto permettono di importare nuove ROM sfruttando semplicemente l’ausilio di una pennetta USB.
Si tratta ovviamente di un procedimento difficoltoso e – ancor più importante – pericoloso, e che può portare a blocchi della console. Non dimentichiamo poi che il tutto potrebbe essere strettamente relazionato alla regione di provenienza della console utilizzata: meglio evitare di complicarsi inutilmente la vita quindi mettendo a repentaglio l’integrità del software di Playstation Classic. Chi si accontenta, gode.