A soli 62 anni e travolto da una malattia che l’ha portato via troppo velocemente, muore Angelo “Sigaro” Conti della Banda Bassotti, la combat-rock band romana che milita nel sociale e nella musica dai primi anni ’80. Lo hanno annunciato i compagni di avventura con un post sulla pagina Facebook pubblicato ieri alle 19:35. In allegato un messaggio breve ma profondo: «Chi lotta non sarà mai schiavo. Ciao Sigaro».
I membri della Banda Bassotti si erano conosciuti proprio nei cantieri romani, in ambienti operai che di lì a pochi anni avrebbero difeso a spada tratta con la loro musica e il loro attivismo. Il forte impegno politico di Angelo “Sigaro” Conti e della band, infatti, si distingueva nel carattere fortemente antifascista dei brani. Sin dalla loro formazione, nei primi anni ’80, quei ragazzi si erano sentiti subito accomunati e affiatati per convergenze politiche e sociali oltremodo affini, e insieme avevano deciso di mobilitarsi per un progetto che fosse concreto, che cambiasse le cose.
Una triste ricorrenza, bisogna dirlo, che cade addirittura alla vigilia del 12 dicembre, anniversario dell’attentato terroristico di Piazza Fontana a Milano del 1969. Uno dei brani più popolari della Banda Bassotti, infatti, è proprio Luna Rossa contenuto nell’album “Avanzo de cantiere” (1995) e cover di una canzone degli Yu Kung. Il testo del brano tratta il tema della strage di Piazza Fontana e la canzone è sempre stata presente nella scaletta dei concerti della band.
La band ha anche fornito informazioni per le esequie: il 13 dicembre dalle 8 alle 11 alla camera ardente del Policlinico Gemelli; alle 12:30 al tempio egizio del musei monumentale del Verano e alle 14:30 la sepoltura al cimitero Laurentino. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio da parte di altri artisti e amici di Angelo Conti, tra cui gli Assalti Frontali, storica band rap romana, che sulla pagina Facebook manda un saluto con «il sorriso e il cuore pieno di lacrime» all’«anima struggente della Banda Bassotti».
Angelo “Sigaro” Conti lascia una grande eredità di musica e impegno sociale, emersi specialmente con “Figli della stessa rabbia” (1992), primo album della Banda Bassotti che tutti ricordano.