American Crime Story L’Assassinio di Gianni Versace non è quello che tutti si aspettano. Chi non ha visto già gli episodi del secondo capitolo della serie antologica di Ryan Murphy non sa ancora quello che si troverà davanti a partire da oggi, 24 novembre, su Rai4, ovvero tutto quello che non dovrebbe essere: non ci sarà una caccia agli indizi e alle prove contro Andrew Cunanan, non ci sarà un processo e nemmeno il racconto in stile documentario della vita di Gianni Versace, ma tutt’altro.
La famiglia si è un po’ offesa per il fatto che il nome di Gianni Versace sia stato usato per la serie visto che il protagonista assoluto è lui, Andrew Cunanan o, meglio, Darren Criss, ma forse, proprio per questo, è stato fatto tanto rumore per nulla. La genialità di Gianni Versace è salva, il suo amore per la famiglia e i valori che da sempre gli hanno riconosciuto parenti e amici, ma è venuto fuori anche il suo lato più umano, quello combattivo e quello innamorato, ma tutto questo è passato in secondo piano quando Cunanan ha iniziato la sua decostruzione.
Il pubblico ha apprezzato questa voglia di Murphy di cambiare le carte in tavola e non raccontare la scalata al successo e la morte dello stilista italiano ma la vita di bugie, di dolore e di follia di Andrew Cunanan fino a quando la morte, con la quale ha giocato più volte, non è diventata la sua stessa compagna. Un percorso brutale nei sentimenti quanto nella forma che episodio dopo episodio ha innalzato Darren Criss all’Olimpo della recitazione e ha lasciato il pubblico senza parole.
Rai4 da questa sera manderà in onda la serie con un doppio episodio a settimana e chi si avvicinerà per la prima volta alla serie farà bene a sapere che le emozioni contrastanti che sentirà per il serial killer sono comuni a tutti: da una parte c’è l’odio per tutta la sua crudeltà apparentemente immotivata mentre dall’altra un forte senso di compassione per quel ragazzo incompreso e mal guidato dalla madre che si è poi tramutato in un mostro.
Andrew Cunanan e Gianni Versace saranno le facce della stessa medaglia, due punti di partenza uguali che li hanno portati poi in destinazione diverse fino a quel maledetto giorno in cui, davanti alla villa di Miami, lo stilista incrociò lo sguardo del suo assassino prima di morire. A questo si mescolano i temi dell’omosessualità e dell’HIV in un momento storico difficile, quello che poi anticipò la grande svolta moderna, almeno in gran parte dei casi.
Il fruitore vivrà al meglio questa escalation di emozioni a volte a discapito dello stesso intrattenimento perché, a voler essere onesti, American Crime Story L’Assassinio di Gianni Versace non è stata perfetta e i punti d’ombra non sono mancati. Sicuramente tra alti e bassi il risultato è stato più che buono e per noi la stagione è sicuramente da seguire.
Uno dei delitti che monopolizzò i media di tutto il mondo: "L'assassinio di Gianni Versace".
Stasera alle 21:05 i primi due episodi di #AmericanCrimeStory II. #ACSVersace pic.twitter.com/mp8nTpkgaf— Rai4 (@RaiQuattro) November 24, 2018