Valentina Parisse, cantautrice romana, ha scritto il suo primo album “Vagabond” in Canada dove si è trasferita all’età di diciotto anni e in cui ha studiato e fatto musica.
Il 21 settembre è uscito il suo ultimo singolo “Tutto cambia”, scritto dalla stessa Valentina Parisse con la collaborazione di altri artisti, che lei presenta con le seguenti parole: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Questo è il tema del mio brano, affrontato con lo sguardo rivolto alla realtà di oggi, ai rapporti umani, alle nostre paure e al nostro coraggio di affrontare il viaggio che ci porta ad essere chi siamo”.
Un brano con un testo riconducibile a più situazioni della vita e che fa riflettere con frasi come “Lascia andare l’idea di non sbagliare mai, perché ci sono giorni che non ce la fai”.
Il brano “Tutto cambia” parla di una storia d’amore o è riconducibile a più situazioni della vita?
È un testo che ho scritto esattamente partendo da questo punto di vista multiplo. Parla di più aspetti della vita. Sia quello interiore, che riguarda noi stessi, sia quello che noi vediamo negli altri e in quello che ci circonda.
Quando l’ho scritto mi trovavo anche in un periodo in cui i miei cambiamenti personali erano tanti e mi sono chiesta se valesse la pena lasciarsi andare, cercare di accettarci.
Quindi è un brano che nasce autobiografico, ma ha lo scopo di lanciare anche un messaggio…
Assolutamente sì.
Per molti anni hai scritto in inglese. Nel tuo caso è una scelta stilistica o una questione di ispirazione?
Il mio motivo è innanzitutto l’occasione. Io mi trovavo in Canada dove ho realizzato il mio primo disco in inglese ed è stato un processo naturale, così come è stato naturale voler dire certe cose in inglese.
Quindi adesso è arrivata l’ispirazione in italiano?
Io l’inglese e l’italiano li vedo come i tasti del pianoforte. I bianchi e i neri. Per me è tutto complementare. Quindi se ho voglia di scrivere qualcosa in un certo modo lo faccio, altrimenti no.
Posso dire, però, che la lingua italiana nei testi ha una natura più profonda. Abbiamo degli esempi molto forti nella nostra tradizione musicale.
I brani del nuovo album seguiranno la scia di “Tutto cambia” o troveremo più sonorità?
Ci saranno sicuramente sonorità molto vicine a “Tutto cambia”, anche se posso dire che ci saranno delle cose ancora più rock, da un certo punto di vista, e ci sarà un mix di elementi organici ed elettronici.
Mi piace molto questo gioco che si crea tra la presa diretta di una chitarra o un pianoforte e i suoni che la tecnologia ci offre.
Hai in progetto anche un tour?
In teoria sì, ma in pratica ancora no. Partirà il prossimo anno, e nel frattempo ci stiamo concentrando sull’album.
Hai collaborato con artisti di un certo spessore, Renato Zero per citarne uno. C’è qualcuno con cui non hai ancora collaborato e con cui ti piacerebbe farlo?
Non ce n’è uno in particolare, però a me piace mettermi a disposizione degli altri artisti. Un mio amico mi ha detto una cosa tempo fa e io l’ho fatta mia: “fare musica insieme è una delle più alte forme di rispetto”.
Partendo da questa frase, dico che collaborare con chiunque, dai nomi più grandi ai giovani artisti, sarebbe comunque una bellissima avventura.
Il video ufficiale dell’ultimo singolo di Valentina Parisse, “Tutto cambia”.