Il reboot di Sabrina ha conquistato davvero tutti su Netflix: divertente ma spaventosa, la nuova serie incentrata sull’adolescente streghetta dei fumetti Archie potrebbe ben presto ricevere il rinnovo per la seconda stagione. Tuttavia, qualcuno non ha gradito lo show. I membri del Tempio di Satana hanno intenzione di prendere azioni legali contro la serie.
Secondo Variety, l’organizzazione vuole denunciare Netflix per violazione del copyright. Il reboot di Sabrina avrebbe usato inappropriatamente la statua simbolo del tempio, il Bafometto, oltre ad aver riempito la serie di falsi stereotipi sulla religione, trasmettendo quindi un messaggio sbagliato. Il Tempio di Satana avrebbe chiesto a Netflix un risarcimento di 50 milioni di dollari. Il Bafometto è un idolo pagano solitamente raffigurato a forma di un capro umanoide alato con seno e una torcia sulla testa tra le corna.
Il reboot di Sabrina ha spesso utilizzato l’immagine dell’idolo per rappresentare Satana, a cui la protagonista (interpretata da Kiernan Shipka) doveva diventare sua seguace e offrire tutta la sua devozione scegliendo di farsi battezzare in un rito oscuro. Netflix ha adottato la statua del Bafometto ma l’ha riadattata appositamente per lo show, aggiungendo due bambini ai piedi di Satana. Spetterà alla corte suprema del distretto di New York, dove la denuncia è stata effettuata, decidere se proseguire o meno con le azioni legali. Come finirà?
Anche American Horror Story: Apocalypse si è trovata nel mirino del Tempio di Satana. L’ottava stagione della serie antologica ha infatti incorporato un culto religiosa all’interno della trama. A questo proposito, la Chiesa di Satana è intervenuta su Twitter, criticando la serie per la descrizione inaccurata della figura religiosa.
La prima stagione del reboot di Sabrina è composta da dieci episodi, dalla durata di 60 minuti circa l’uno, ed è disponibile su Netflix per la visione.