L’aggiornamento di novembre per i Samsung Galaxy è stato appena reso noto attraverso il bollettino della patch del corrente mese, ufficializzata dal produttore coreano. Il firmware , nelle scorse ore, come sempre, è stato prima diramato da Google e ora anche dall’azienda che ne ha personalizzato alcuni aspetti: cerchiamo di capire nello specifico quali.
A dire la verità, un’anomala comparsa dell’aggiornamento di novembre era già saltata a bordo di un Samsung Galaxy negli ultimi giorni di ottobre: in particolare, era stato il Galaxy J7 Prime a godere dell’anteprima assoluta del pacchetto software, probabilmente per la necessità di un’imminente intervento da parte degli sviluppatori per qualche criticità. Ora il pacchetto appena ufficializzato dall’azienda si appresta invece ad essere diramato almeno sui dispositivi più recenti nei prossimi giorni o settimane.
Cosa contiene l’aggiornamento di sicurezza del mese di novembre? In prima linea per i Samsung Galaxy ci sono naturalmente le correzioni delle vulnerabilità già individuate dai tecnici di Mountain View (sono esattamente 11) ma da sole queste ultime non bastano. Ecco che i fix alle specifiche falle dell’interfaccia proprietaria del produttore sono altri otto, tra più e meno gravi. Il primo esaminato nel bollettino ufficiale degli sviluppatori è quello che riguarda la sensibilità di alcuni dati riportati negli appunti; ancora, un’importante correzione è stata effettuata anche sull’app proprietaria Samsung Internet. Tra le altre Samsung Vulnerabilities and Exposures (SVE), segnaliamo anche alcune anomalie per le notifiche e una più grave minaccia riguardante la modalità “DeX standalone” la quale consentiva ad utenti non autorizzati di visualizzare i contenuti presenti su un dispositivo blopccato.
L’aggiornamento di novembre si preannuncia di certo corposo e importante per tutti i device che lo riceveranno. Vista l’anteprima sul Galaxy J7 Prime ma anche sul Galaxy Tab 2 Active, Galaxy Tab A 10.1 (2016) e Galaxy A3 (2017) poi, vedremo ben presto la sua distribuzione partire anche su smartphone più popolari.