Un gioiellino dalla recensione OnePlus 6: software e batteria top, prezzo più che giusto

Un mese abbondante di utilizzo e promozione a pieni voti per questo super device. O quasi

OnePlus 6

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Parlare a settembre 2018 di OnePlus 6 vuol dire prendere in esame uno dei migliori smartphone Android in circolazione, tra le altre cose disponibile ad un prezzo nemmeno così inaccessibile per coloro che hanno determinate esigenze dal punto di vista hardware e software. Il produttore asiatico ha risposto al meglio alle varie proposte di Huawei e Samsung, ormai leader consolidati sul mercato, e al netto di una strategia pubblicitaria piuttosto “timida”, per colpa della quale non tutti conoscono le potenzialità del modello, aspira ad essere un importante outsider. In attesa di conoscere gli elementi di differenziazione di OnePlus 6T.

Mai come in questa circostanza, dopo un mese di utilizzo, si fa una fatica enorme a trovare difetti allo smartphone, perché con OnePlus 6 c’è stato effettivamente un salto di qualità importantissimo per lo staff, che giustifica alla grande anche il leggero aumento del costo finale per il pubblico rispetto ai predecessori. Pur restando, come accennato in precedenza, su livelli più che accettabili. Partiamo dunque dalla scheda tecnica completa.

 

DESIGN – Voto 7

La scelta del notch per OnePlus 6 è in qualche modo storico. Oltre a generare un forte elemento di differenziazione rispetto a quanto abbiamo avuto modo di osservare con OnePlus 5T, ci dice chiaramente che anche questo produttore guarda la concorrenza. Inevitabile il richiamo all’iPhone X, anche se il notch qui è molto più stretto e meno caratterizzante rispetto a quanto inaugurato da Apple poco più di un anno fa.

A fare la differenza, nell’inevitabile confronto con il predecessore, è il retro in vero, che simboleggia in qualche modo la volontà di assicurare a coloro che hanno scelto OnePlus 6 una maggiore qualità anche sul fronte dei materiali utilizzati, fermo restando che l’azienda ha commercializzato anche varianti con effetto metallo e ceramica. Si percepisce immediatamente, provando i due prodotti, il passo in avanti concepito da OnePlus per restare al passo della concorrenza. L’ottimizzazione degli spazi, tra schermo e bordi, garantisce al netto delle dimensioni importanti dello schermo una buonissima ergonomia e la possibilità di effettuare senza troppi patemi molte operazioni anche ad una mano. Insomma, sotto questo particolare punto di vista, pur mantenendo una struttura complessivamente coerente con il recente passato (mezzo voto in meno per non aver rinnovato la gamma in modo più significativo in termini di impatto visivo), con OnePlus 6 andrete sul sicuro.

DISPLAY – Voto 8,5

Probabilmente uno dei pezzi forti per OnePlus 6 l’enorme display da oltre 6,2 pollici. La perfetta ottimizzazione degli spazi consente di godersi uno schermo dalle dimensioni in importanti, senza incidere in modo eccessivo sulle dimensioni complessive dello smartphone. Come accennato in precedenza, il notch dà un tocco di modernità al design di questo produttore, ma risulta essere meno invasivo rispetto a quanto avvenuto con Apple.

Uno degli aspetti più interessanti del display, dopo un mese abbondante di utilizzo, consiste nel fatto che anche sotto la luce forte del sole, la luminosità dello schermo riesce a far distinguere in modo chiaro gli elementi che stiamo visualizzando. Personalmente, adoro la modalità lettura, con cui possiamo impostare lo schermo in bianco e nero, senza dimenticare il display ambient di OnePlus 6 per consultare le notifiche con device bloccato. Certo, qui non siamo ai livelli di Always On di Samsung, ma si compete alla grande.

PROCESSORE – Voto 9,5

A settembre 2018 il processore concepito per OnePlus 6 consente al device di essere uno degli smartphone più performanti sul mercato, come potrete notare anche dalla gallery che troverete qui di seguito. Secondo AnTuTu, infatti, il device è ad oggi il terzo sul mercato, almeno per quanto riguarda la variante testata. Con 286.416, questo modello ad oggi non ha nulla da invidiare agli altri modelli maggiormente noti al grande pubblico, compreso il Samsung Galaxy Note 9 giunto sul mercato di recente.

Certo, dal prossimo mese potrebbero cambiare le carte in tavola, considerando l’imminente uscita dei vari Google Pixel 3, OnePlus 6T, LG V40, oltre a Huawei Mate 20, ma è chiaro che con questi presupposti chi ha deciso di puntare su OnePlus 6 può stare tranquillo ancora per diversi mesi. Del resto, basterebbe parlare dello Snapdragon 845 per dare a tutti i potenziali acquirenti del prodotto tutte le garanzie del caso.

La sensazione che si ha utilizzando OnePlus 6 è che non cambi quasi nulla tra la versione da 6 GB di memoria RAM e quella da 8 GB, considerando la quasi perfetta ottimizzazione dal punto di vista software. Per tutti gli amanti delle statistiche, in ogni caso, qui di seguito sarà possibile consultare tutte le statistiche AnTuTu.

MEMORIA – Voto 6,5

Al dì là del taglio scelto per quanto concerne la memoria interna, con cui si potrà optare per un OnePlus 6 da 64, 128 o addirittura 256 GB, considero da sempre un limite il fatto di non poterla espandere con supporti esterni. A compensare il limite per chi dovesse aver voglia di accrescere lo spazio di archiviazione post acquisto, abbiamo la tecnologia UFS 2.1 che rende le operazioni di “richiamo” estremamente rapide.

Va anche sottolineato che a ciascuna variante dello smartphone, è abbinata la giusta versione in termini di memoria RAM. Ci sono in tal senso 6 GB sfruttabili sul modello da 64 GB di memoria interna, e ben 8 GB di memoria RAM per gli altri due prodotti più capienti. Anche la versione più economica lavora alla grande con il processore. In qualsiasi contesto di utilizzo.

AUDIO – Voto 7,5

Siamo in linea coi principali top di gamma Android quando si parla del comparto Audio di OnePlus 6. Sono rimasto favorevolmente colpito dalla qualità ottenuta dagli auricolari, senza dimenticare il fatto che la presenza di un jack audio non sia elemento che si possa dare per scontato di questi tempi. Insomma, uno di quegli aspetti che non posso inserire né tra i punti di forza, né in quelli di debolezza del device. Siamo comunque su livelli più che soddisfacenti.

LETTORE IMPRONTE E SBLOCCO FACCIALE – Voto 8

L’asticella di OnePlus 6 cresce sensibilmente parlando del lettore delle impronte digitali. Certo, non c’è stato un grosso upgrade rispetto a quanto abbiano avuto modo di notare nel corso del 2017 con OnePlus 5T, soprattutto per quanto riguarda la velocità di sblocco, ma è altrettanto vero che la percentuale di tentativi non riusciti sia ulteriormente calata. Come è normale che sia.

Fenomenale, a mio modo di vedere, il riconoscimento facciale. Ho provato diversi top di gamma Android dotati di tale tecnologia e, in assoluto, OnePlus 6 è stato di gran lunga quello che mi ha soddisfatto maggiormente nel riconoscere il viso registrato. Anche in condizioni di luce ambientale non perfetta. Non un dettaglio da poco per coloro che tengono a questo plus.

CONNETTIVITÀ E RICEZIONE – Voto 8

Nulla da eccepire parlando di OnePlus 6 sul fronte connettività e ricezione. La qualità della connessione e delle chiamate vocali non ha fatto emergere alcuna anomalia. Dal punto di vista hardware abbiamo tutta la copertura del caso grazie al Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0, LTE Gigabit ed NFC. Rispetto ad un altro top di gamma come Huawei P20, sotto la medesima copertura della Rete WiFi l’ottimo OnePlus 6 ha assicurato una velocità superiore del 10%.

FOTOCAMERA – Voto 8,5

La fotocamera rappresenta un banco di prova estremamente importante per OnePlus 6, essendo questo uno degli elementi che tendenzialmente fa la differenza tra top di gamma. I passi in avanti rispetto alle precedenti generazioni sono piuttosto evidenti, soprattutto nel cogliere i dettagli e i colori. Il supporto software e i relativi effetti proposti con l’editing delle immagini sono nella norma per un prodotto di fascia alta, come potrete notare anche dalla gallery qui di seguito. Niente male gli scatti notturni, anche se il device con qualche foto ha toppato. Un piccolo incidente di percorso.

Il voto poteva essere più alto, se solo ci fosse stato uno standard un pochino più elevato con la registrazione video. In questo caso la messa a fuoco presenta qualche piccolo passaggio a vuoto per intenderci, ma ormai siamo davvero ai dettagli nel decretare un vincitore in questo 2018 sul fronte fotocamera. Perfetta, invece, la lente anteriore. La qualità degli scatti, anche in questo caso soprattutto in termini di luminosità, garantisce selfie di altissimo livello. A compensare qualche indecisione sui video, comunque, troviamo la stabilizzazione ottica e soprattutto la modalità ritratto in linea con gli standard dei Samsung Galaxy S9 e Note 9.

BATTERIA – Voto 9

Entusiasmo alle stelle dal punto di vista della durata della batteria. In alcune settimane di utilizzo si percepisce in modo una perfetta ottimizzazione tra hardware e software, con circa 7 ore di schermo ed un’autonomia che porta ad effettuare una ricarica ogni 48 ore circa, con uso nella norma del device. Insomma, 4G e WiFi sempre abilitati, un paio d’ore spese tra app come WhatsApp e Facebook, oltre ad una trentina di minuti al giorno spesi in ambito gaming.

In circa 45 giorni, non si nota alcun segno di deterioramento della batteria, anche se l’aggiornamento del sistema operativo Android Pie in arrivo proprio in questi giorni potrebbe portare con sé importanti novità sotto questo punto di vista. Soprattutto nei primi giorni, in attesa di un’eventuale stabilizzazione della durata della batteria. Da un punto di vista hardware siamo a soli 3300 mAh, ma le considerazioni positive valorizzano ulteriormente il lavoro portato avanti da un punto di vista software. Almeno per ora.

SOFTWARE – Voto 9,5

Verdetto un tantino scontato, ma è chiaro che il lavoro portato avanti con OxygenOS, con cui a strettissimo giro toccheremo con mano il tanto atteso aggiornamento Android Pie, rappresenti il punto di forza reale per OnePlus 6. L’origine stessa di questo produttore ci mette al cospetto di un elevatissimo livello di personalizzazione dell’interfaccia e delle funzioni legate allo sviluppo software di questi modelli. La gallery che troverete qui di seguito rappresenta solo una fetta della torta. Seppur cospicua.

Qualche esempio? A me piacciono moltissimo elementi sulla carta secondari, come “Schermo ambient”, con cui potremo attivare il display semplicemente sollevandolo (con la possibilità di impostare le voci e le notifiche che intendiamo visualizzare tramite l’operazione), oltre alla luminosità adattiva senza eguali e allo sblocco tramite impronta praticamente istantaneo. Oltre che infallibile.

Se non amate il notch potete in parte nasconderlo con le impostazioni del display. La schermata widget vi fornisce una serie di informazioni utili per raggiungere più rapidamente contatti, app o specifiche informazioni sullo stato dello smartphone più rapidamente. Dalla Home è sufficiente uno swipe verso l’alto o il basso per richiamare rispettivamente il menù delle app e quello delle notifiche. Quanto alla fotocamera, utilissimo il menù che vi setta da subito il formato 4:3, 16:9 o 1:1. Occhio al menù gesti e a tutti quello che vi consente di attivare (screenshot a 3 dita e scatti fotografici), perché può causare dipendenza. Il riconoscimento facciale è perfetto e in caso di scarsa luminosità potrete attivare l’opzione affinché sia il device ad illuminare il vostro volto per riconoscerlo. Il dettaglio nelle foto che seguono.

PREZZO

Impossibile non prendere Amazon come punto di riferimento dal punto di vista del prezzo applicato a OnePlus 6, anche perché questo modello, essendo distribuito ufficialmente da uno degli store più popolari in Italia, rappresenta senza ombra di dubbio una svolta sotto questo punto di vista. Arrivati a fine settembre, troviamo una situazione piuttosto delineata sulla questione, con il modello più economico da 64 GB disponibile a circa 519 euro, quello da 128 GB a 569 euro ed infine quello capientissimo da 256 GB di memoria interna e 8 GB di memoria RAM a 610 euro.

Premesso che la questione sul fronte costi possa cambiare da un momento all’altro, qualche considerazione va comunque fatta. Vista la scarsa concorrenza dal punto di vista dei rivenditori che operano in Italia, con tutte le rassicurazioni del caso in termini di assistenza, oltre che di tempi per l’invio effettivo del device dopo la transazione, ho notato che i prezzi si sono mossi pochissimo durante la stagione estiva. Insomma, difficilmente andrete incontro a grosse offerte nel corso delle prossime settimane, ma ciò non toglie che lo stesso rapporto tra qualità e prezzo resti buonissimo con OnePlus 6.

Considerando i nuovi presupposti per quanto concerne il suo sviluppo software, oltre al fatto che in termini di hardware ci sia davvero poco da invidiare anche ad un competitor simbolico come il Samsung Galaxy S9, il costo da affrontare per assicurarsi lo smartphone non è così proibitivo come potrebbe sembrare a prima vista.

CONCLUSIONI

Per chi ha un budget attorno ai 500 euro, a mio avviso OnePlus 6 resta l’acquisto perfetto. Paradossalmente, consiglierei però di attendere qualche settimana, in quanto l’imminente uscita sul mercato di OnePlus 6T potrebbe indurre anche Amazon a sfoltire le scorte in magazzino con qualche offerta allettante per il pubblico. Al dì là di qualsiasi considerazione commerciale, processore e batteria danno garanzie tali che anche a questi livelli di costo si senta l’odore dell’affare.

Se a questo aggiungiamo il supporto software assicurato dal produttore e la sicurezza di ritrovarsi con uno smartphone aggiornatissimo per due anni abbondanti, il gioco è fatto. La forza di OnePlus 6, a mio modo di vedere, sta proprio nel dare al pubblico la sensazione di potersi stabilizzare con questo prodotto per almeno tre anni, senza patire così tanto il gap con gli smartphone Android che in futuro arriveranno sul mercato.

PRO:

Batteria

Processore

Software

CONTRO:

Memoria non espandibile

Poca concorrenza tra rivenditori nell’ottenere promozioni inattese

VOTO FINALE 8,2