Da qui alla data del lancio non possono più sussistere impedimenti per il rimando di iPhone XR, la proposta low-cost della mela morsicata, i cui pre-ordini partiranno il 19 ottobre, con arrivo sugli scaffali dal 26 dello stesso mese. Proprio in queste ore, il melafonino colorato ha ricevuto la certificazione FCC, l’ultima barriera che avrebbe potuto frapporsi tra iPhone XR e la sua commercializzazione. La questione può definirsi finalmente conclusa, salvo colpi di scena eccezionali (dubitiamo ce ne saranno).
Attenti a non sottovalutare questo dispositivo, che di certo ha qualcosa in meno rispetto ad iPhone XS e XS Max, di cui eredita comunque i maggiori tratti prestazionali. Volete rinfrescarvi la memoria circa la scheda tecnica di iPhone XR? Eccovi accontentati: schermo LCD con risoluzione pari a 1792 x 828 pixel a 326 ppi e diagonale da 6.1 pollici, processore Apple A12 Bionic a 7nm, fotocamera principale singola, 3GB di RAM, una batteria altamente ottimizzata, che promette un’autonomia, almeno sulla carta, di 90 minuti superiore a quella attestata per iPhone 8 Plus (che fino a poco tempo fa corrispondeva al melafonino contraddistinto dalla maggiore durata in fatto di batteria).
Certo, manca il 3D Touch, ma sono inclusi a bordo la TrueDepth Camera ed il FaceID (scusate se è poco). Dispiace per la fotocamera posteriore, singola da 12MP (dotata comunque di un sensore grandangolare con ottica composta da 6 elementi ed apertura f/1.4), ma immaginiamo ve ne farete una ragione. Si temeva che iPhone XR potesse accumulare altro ritardo rispetto a quello già esistente rispetto ai fratelli iPhone XS e XS Max (dovuto essenzialmente ad un lavoro aggiuntivo richiesto per l’ottimizzazione del notch ad un pannello LCD, come quello montato sul dispositivo rappresentante dell’offerta base della mela per questo 2018), ma fortunatamente così non dovrebbe essere: quanti di voi lo stanno aspettando, e quanti, invece, gli preferiscono gli altri due? A voi i commenti.