L’arrivo sul mercato di Destiny 2 I Rinnegati, la prima grande espansione del titolo Bungie, era indubbiamente attesa dalla community. Una community che nel corso degli ultimi mesi è andata progressivamente impoverendosi, complici numerose defezioni causate da un carico di contenuti endgame che non erano in grado di calamitare le attenzioni dei giocatori, caduti successivamente vittima del richiamo di altri titoli dal maggior impatto mediatico e dalla fanbase immancabilmente folta (su tutti i vari Fortnite e Rainbow Six Siege, ndr).
Bungie era quindi chiamata a un vero e proprio riscatto: era il momento della verità, quello in cui Destiny 2 avrebbe avuto la possibilità di rinascere dalle proprie ceneri come un’araba fenice oppure sarebbe stato condannato all’oblio imperituro. Un epilogo assolutamente aperto e che, per fortuna, non scontenta nessuno.
Vendetta!
La storia narrata in Destiny 2 I Rinnegati non ha di certo bisogno di presentazioni, dal momento che i filmati mostrati dagli sviluppatori a mesi di distanza dall’uscita effettiva consentivano di avere ben chiara la situazione che avrebbe dato il via a questa nuova campagna. Cayde-6 è morto. Lunga vita a Cayde-6. Ci piacerebbe poterlo dire, ma il brillante Exo non è più tra i Guardiani in vita (o forse sì? Penso che vi lascerò col dubbio finchè non ci giocherete, ndr). Alla stregua delle pellicole western (ma non solo, si veda il Tarantiniano Kill Bill, ndr), i ragazzi di Bungie hanno confezionato una storia a base di vendetta che porterà i giocatori a solcare ogni angolo della nuova location confezionata, Riva Contorta, a caccia degli otto baroni, sottoposti di Uldren Sov, rei del brutale assassinio dell’amato compagno d’armi. Ogni antagonista presenterà caratteristiche specifiche da prendere in considerazione in vista dell’ingaggio della battaglia, sebbene la strategia classica del “muoviti-e-spara” non tradisce le aspettative e risulta essere adeguatamente efficace in ogni occasione.
Un gioco nuovo
Ad anticipare l’arrivo all’interno dei vari store digitali di Destiny 2 I Rinnegati ci ha pensato un aggiornamento reso disponibile nel corso degli ultimi giorni del mese di agosto. Un update sostanzioso che di fatto sconvolgeva a priori le carte in tavola per quanto concerne l’armamentario a disposizione dei giocatori, sintomo evidente che la tanto attesa espansione non sarebbe stata una semplice aggiunta priva di rilevanza. Il 4 settembre è stato il giorno in cui tutte le premesse si sono concretizzate, con un Destiny 2 che ha ritrovato la sua verve, consegnando ai giocatori un mondo di gioco in continuo divenire e degno di essere vissuto e giocato quotidianamente.
Innanzitutto la celerità con cui era possibile raggiungere il level cap e sbloccare le armi e le armature più accattivanti sarà soltanto un lontano ricordo. In Destiny 2 I Rinnegati gli utenti avranno l’onere di sudare le proverbiali sette camicie prima di poter raggiungere il Livello Potere massimo e mettere le mani sulle ambite esotiche. Una scelta ben precisa quella operata da Bungie, che rispecchia di fatto i feedback provenienti dalla community che chiedevano a gran voce un maggiore grado di sfida per quanto concerne i contenuti endgame, troppo spesso accusati di inconsistenza nel corso dell’ultimo anno.
Certo, grande merito lo hanno indubbiamente le nuove ambientazioni confezionate ad hoc per Destiny 2 I Rinnegati, rispettivamente Riva Contorta e la Città Sognante, che lanciano i Guardiani di tutto il mondo in selvaggi mondi western (affini alla storia narrata) e in città dalla maestosa opulenza, in un’escalation visiva che gratifica le pupille di ogni tipologia di giocatore, e che fanno indubbiamente la gioia di chi da Destiny 2 pretendeva qualcosina in più (c’era veramente qualcuno? Ndr).
Sfide per tutti i gusti
Uno degli aspetti che ha da sempre segnato la strada della saga targata Bungie sono state senza dubbio le Incursioni: Destiny 2 I Rinnegati non fa eccezione sotto questo aspetto e fornisce spunti di riflessione assolutamente interessanti. A partire dalla giornata di venerdì 14 settembre è disponibile il raid Ultimo Desiderio, una sfida alle abilità, alla pazienza e alla pianificazione dei giocatori. Le prime ventiquattr’ore hanno infatti visto soltanto sue squadre di guardiani (per un totale di dodici giocatori) riuscire a completare fruttuosamente l’evento. Un dato che fa riflettere sull’incremento esponenziale del grado di difficoltà dell’esperienza ludica, che per essere goduta appieno richiederà applicazione quotidiana finalizzata al livellamento del proprio alter ego digitale.
A tal proposito sovvengono un quantitativo di contenuti assolutamente massiccio sia sotto il profilo del PvE che del PvP, con l’innovativa modalità Azzardo che non fa altro che unire sinergicamente i due mondi in una commistione altamente esplosiva: per la prima volta due squadre di guardiani contrapposti si muoveranno in un mondo pullulante di combattenti controllati dalla CPU, e l’onere sarà quello di ingaggiare battaglia contro gli avversari umani e contemporaneamente tenere a bada l’incognita dotata di IA. Una sfida che metterà a dura prova le capacità strategiche di ogni giocatore in partite mai uguali tra loro.
Per noi è sì!
Insomma, Destiny 2 I Rinnegati è il tassello necessario nell’evoluzione del franchise curato da Bungie. La serie ritrova quindi la verve perduta nel corso dell’ultimo anno, e mira a espandere una community in fase di ripresa anche grazie all’inserimento del gioco base all’interno della Instant Game Collection di Playstation Plus: i numeri fatti segnare negli ultimi giorni sui canali Twitch dedicati allo sparatutto Sci – Fi fanno ben sperare in vista del futuro. Un futuro che ad oggi risulta essere più roseo di quanto le aspettative di qualche mese fa non lasciavano di certo presagire.
Pro
- Destiny 2 cambia volto
- Un endgame potenziato esponenzialmente
- Narrazione della campagna magnetica e accattivante
Contro
- Poche aggiunte per quanto concerne il PvP