L’uscita di PES 2019 con netto anticipo rispetto a quella di FIFA 19 (in arrivo alla fine del mese di settembre) rappresenta un po’ un termometro di quella che è la temperatura dell’industria videoludica legata ai titoli sportivi di stampo calcistico. Una temperatura che, stando ai numeri ufficializzati negli ultimi giorni, non è propriamente elevata, con il titolo Konami che ha perso strada rispetto al suo predecessore nello stesso lasso di tempo dalla sua uscita: le stime parlano infatti di una perdita sostanziosa del 42% rispetto alla passata edizione. Sono ovviamente numeri da tenere in assoluta considerazione nell’annuale disputa dello studio giapponese con Electronic Arts, che anche quest’anno sembra lanciata a priori verso una vittoria schiacciante, forte di un prodotto che ormai è capacissimo di vendersi da solo (i dati aggiornati a oggi parlano di 24 milioni di copie vendute per FIFA 18, ndr).
Ma perchè PES 2019, nonostante le parole lusinghiere spese dalla stampa specializzata, stenta a decollare anche quest’anno? Il motivo principale è stato praticamente già snocciolato poche righe più su, e risiede nella fidelizzazione capillare che è stato capace di instaurare nel corso degli anni la serie FIFA: quando si parla di calcio videogiocato il passaggio mentale (quasi obbligato) è ovviamente quello che porta a pensare al gioco di Electronic Arts che, nonostante un ultimo capitolo non proprio brillante, ha fatto registrare il suo canonico numero importante di preordini.
La modalità Ultimate Team e tutto il comparto multigiocatore fa poi il resto, traghettando FIFA verso le vette delle classifiche di vendita, con posizionamenti in pianta stabile almeno nella top 10.
Il problema principale di PES 2019 è probabilmente legato al suo retaggio, che non gli permette di elevarsi oltre la visione di un titolo costruito per gratificare i lupacchiotti solitari: un vero peccato, vista comunque l’impalcatura costruita da Konami per il multigiocatore del suo simulatore calcistico che con il MyClub e con un gameplay che spinge a ragionare maggiromente in fase di costruzione della manovra poteva quest’anno recuperare notevole terreno nell’infinita rincorsa all’antagonista di sempre, cominciata ormai una decade fa.
Bisognerà vedere dunque come si comporterà quest’anno FIFA 19, per sperare magari in un sostanzioso balzo in avanti anche in termine di vendita per il simulatore calcistico dagli occhi a mandorla.
Per chi invece avesse già dato fiducia a PES 2019, ecco il modo per aggirare la mancanza di licenze.