La notizia riguardante l’alterazione più o meno volontaria dei risultati ottenuti in benchmark dagli smartphone Huawei ed Honor ha inevitabilmente sollevato un polverone, se pensiamo al fatto che spesso tali fattori in qualche modo condizionano anche il processo decisionale soggiacente all’acquisto di un device. Ieri, infatti, abbiamo immediatamente condiviso la news, già contenente alcune precisazioni doverose, ma alla luce della diramazione di un comunicato ufficiale da parte dell’azienda oggi 6 settembre è necessario tornare subito sull’argomento.
Andando più nello specifico, i chiarimenti giunti dal produttore asiatico dovrebbero sulla carta sgombrare il campo da ogni dubbio. Huawei afferma che durante uno scenario come quello del benchmark, il software prodotto proprio da Huawei tenda a riconoscere il contesto ed il sistema in automatico si adatta intelligentemente. Cosa comporta tale premessa per gli smartphone del produttore e di quelli appartenenti alla famiglia Honor? Semplicemente, si attiva la “Performance Mode”, con la quale vengono fornite prestazioni ottimali.
In questo modo si spiega il fatto che in situazioni simili si ottengano valori più elevati. Pratica che, come accennato nella giornata di ieri, a detta dello stesso produttore sarebbe piuttosto comune in ambito smartphone. Huawei ha poi precisato di avere intenzione di permettere l’accesso alla suddetta modalità anche agli utenti, affinché possa essere possibile utilizzare il massimo delle performance del proprio smartphone, lì dove si richiede il top del potenziale inespresso fino a quel momento.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro dal punto di vista dei benchmark. Il colosso asiatico afferma di voler collaborare con i partner, in modo tale da raggiungere migliori standard per i benchmark dei prodotti Huawei ed Honor. Solo così si arriverà ad una maggiore precisione nel quantificare la reale qualità dell’esperienza utente maturata coi propri device. Che ne pensate della nota ufficiale?