In queste settimane si è parlato non poco di Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro, in riferimento ad una serie di informazioni commerciali per preparare anche il pubblico italiano a toccare con mano i nuovi top di gamma del produttore cinese. In attesa di capire quali saranno le scelte strategiche dell’azienda (vi ricordo che lo scorso anno qui da noi sono arrivati i soli Mate 10 Pro e Mate 10 Lite), al dì là della questione inerente la loro presentazione ufficiale prevista a stretto giro, oggi 1 settembre è importante concentrarsi soprattutto su aspetti di natura tecnica.
Il piatto forte di Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro, infatti, dovrebbe essere rappresentato dal processre Kirin 980, presentato proprio ieri dal colosso asiatico. Come spesso e volentieri avviene in questi casi, per rendere l’idea sul potenziale del nuovo chip ci sono stati dei confronti diretti con l’altro processore al momento dominanti con gli smartphone Android di fascia alta, come riportato da The Android Soul. Ed è qui che entra in gioco lo Snapdragon 845 ed in particolare un device simbolico come il Samsung Galaxy S9.
Pur non avendo registrato picchi di vendite esagerati, infatti, il device in questione è necessariamente quello più rappresentativo nell’immaginario collettivo. A questo proposito con Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro lo stesso produttore ci è andato giù pesante. Durante l’evento, infatti, è stato dichiarato che attraverso Kirin 980 sarà possibile raggiungere prestazioni superiori del 37% rispetto all’antagonista attuale, mentre l’efficienza in termini di consumi dovrebbe crescere dal canto suo del 32%.
Davvero interessanti, pertanto, i presupposti per Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro, fermo restando che la prova del nove si avrà solo dopo l’arrivo degli smartphone, quando finalmente avremo modo di provarli sul campo coi relativi confronti rispetto a Samsung Galaxy S9 e OnePlus 6. Tanto per citarne due. Cosa vi aspettate da Huawei con questi due potenziali gioiellini?