Lunedì 16 luglio, Mike Sponza ha presentato a Milano il nuovo album. Made in the Sixties, questo il titolo del progetto, vuole essere un omaggio agli anni 60 in chiave blues attraverso 10 inediti ispirati agli avvenimenti di un decennio fondamentale nella storia di tutto il mondo.
10 canzoni, una per anno, ognuna delle quali ispirata ad un solo avvenimento selezionato da Mike Sponza che racconta la parte scintillante e la parte buia di questo momento storico.
OM OptiMagazine ha intervistato Mike Sponza in occasione della presentazione del disco.
Innanzitutto, perché proprio gli anni 60? Gli anni 60 sono una decade molto affascinante sotto diversi punti di vista per il bluesman italiano nato proprio negli anni 60.
Il progetto di realizzare un album ispirato a quegli anni era in cantiere da un po’ e ora finalmente Mike Sponza lo presenta al pubblico, italiano ed internazionale. Nella tournée estiva, infatti, diversi sono gli appuntamenti all’estero.
Le canzoni di Made in the Sixties rappresentano “dieci storie ispirate da eventi, fatti, persone, culture, idee, che si intrecciano per guardare gli anni Sessanta in una duplice prospettiva: il lato glamour e swinging da un lato, il lato buio e problematico dall’altro”, racconta nel parlare degli anni controversi che hanno stravolto la cultura giovanile.
“E’ un periodo su cui si è detto e si è scritto di tutto ma non c’è mai stato un album che raccontasse anno per anno una serie di eventi. Sono un po’ ossessionato da quella decade e giocando su questo mi è venuta l’idea di parlarne. Così ho iniziato a scrivere”.
La fase creativa ha avuto inizio con un lavoro di ricerca per scoprire e poi approfondire gli eventi degli anni 60. “Ho dovuto mettermi là a fare questo lavoro di ricerca pazzesco. La ricerca non era mescolare tutti gli avvenimenti ma sceglierne uno in particolare”.
Ma come Mike Sponza ha selezionato gli argomenti da trattare? Secondo quali criteri?
“Non c’era niente a priori”, continua, spiegando di aver dato rilevanza alla notizia che trovava interessante, al di là della portata in sé.
“Alcune canzoni partono da fatti quasi sconosciuti, altri trattano argomenti più noti al pubblico”. Tra questi ultimi, sicuramente 1963 – Day Of The Assassin, ispirata a Kennedy.
Questa la tracklist dell’album: “1960 – Made In The Sixties”, “1961 – Cold, Cold, Cold”, “1962 – A Young Londoner’s Point Of View On Cuban Crisis”, “1963 – Day Of The Assassin”, “1964 – Glamour Puss”, “1965 – Even Dylan Was Turning Electric”, “1966 – Spanish Child”, “1967 – Good Lovin’”, “1968 – Just The Beginning”, “1969 – Blues For The Sixties”.
Sabato 7 luglio è iniziato in Germania il “MADE IN THE SIXTIES Summer Tour 2018”, queste le prossime date:
sabato 21 luglio al Porto San Rocco di Muggia (Trieste – Italia);
martedì 24 luglio al Jazz Is Back! – Festival di Groznjan (Croazia);
martedì 31 luglio in Piazza Verdi di Trieste (Italia);
venerdì 3 agosto al Kastav Blues Festival di Kastav (Croazia);
sabato 4 agosto al Dolomiti Blues&Soul Festival di San Vito Di Cadore (Belluno – Italia);
giovedì 23 agosto al Makarska Jazz Festival di Makarska (Croazia);
venerdì 24 agosto al Porto San Rocco di Muggia (Trieste – Italia);
giovedì 6 settembre al Soundtracks Festival di Parabiago (Milano – Italia);
venerdì 7 settembre al Mannheim Banhof Blues di Mannheim (Germania);
sabato 8 settembre al Topos di Leverkusen (Germania).