Nuovo di zecca l’aggiornamento Asus ZenFone 3 68, per l’esattezza appena rilasciato con firmware 15.0410.1806.68 e per il modello ZE520KL dello smartphone datato oramai di ben due generazioni. Ci sono delle sostanziali novità all’orizzonte per i possessori del device, sulla base delle informazioni in nostro possesso?
Dell’ultimo update per l’Asus ZenFone 3 abbiamo a disposizione svariati dettagli sulla base delle informazioni pubblicate direttamente sul forum ufficiale del produttore. Tuttavia possiamo pure dare per certo, a seguito di alcune segnalazioni giunti in redazione, che pure le notifiche via OTA dell’update abbiano cominciato a far capolino sui dispositivi italiani proprio nella mattinata di oggi 10 luglio. Per essere precisi tuttavia, la data build del pacchetto risale a poco meno di un mese fa, ossia al 18 giugno.
Cosa cambia nello specifico con l’aggiornamento Asus ZenFone 3 numero 68? Il changelog ufficiale, così come rilasciato dagli sviluppatori, riporta il riferimento alla risoluzione di un problema di sicurezza. Questo non viene meglio specificato nelle note di rilascio ma di certo gli esperti avranno avuto le loro valide ragioni per risolverlo prontamento, magari per non minare l’esperienza utente. Il firmware in questione appare dunque principalmente incentrato sul piccolo grande bug, anche se poi è riportato anche un altro fix. Prima di questa release in effetti, il telefono tendeva a riavviarsi nel momento in cui la lingua principale era impostata sul greco (scommettiamo che nessun utente italiano si sia accorto dell’anomalia vista l’improbabilità di settare questo specifico idioma).
Tempo di aggiornamenti per tutta la linea Asus ZenFone 3. Nella giornata di ieri, abbiamo riportato ai nostri lettori le specifiche dell’ultimissimo adeguamento software per la variante ZenFone 3 Deluxe. Per quanto riguarda l’adeguamento 68 odierno per il modello ZE520KL, consigliamo di procedere all’update non appena si riceverà la relativa notifica via OTA (la distribuzione in corso). Naturalmente sarà meglio procedere all’operazione con un minimo di percentuale residua di ricarica non inferiore al 60%.