Bloccato un video di Fedez su Instagram dal Giurì di autodisciplina pubblicitaria: il post pubblicato dal rapper sul noto social network è stato rimosso in breve tempo dall’Istituto in quanto a scopo commerciale.
Il video di Fedez su Instagram è stato cancellato ieri in quanto il rapper non ha riportato nella descrizione il consueto hashtag che avverte della presenza di un prodotto sponsorizzato, ovvero #advertising, com’è solito fare (e con lui tutti gli influencer o personaggi famosi sui social).
Nel video rimosso, Fedez mostrava gli interni di un’automobile di una nota casa casa automobilistica (la Peugeot): in particolare, si è soffermato sul massaggiatore inserito nel sedile del conducente dell’auto. Ad ogni modo, Fedez ha comunque pubblicizzato sui social, mezzi di comunicazione ormai molto potenti, il marchio dell’automobile.
“Mi stanno presentando tutte le nuove auto che stanno uscendo e adesso ve le faccio vedere tutte, una ad una. Vedi, tu vieni agli Internazionali di tennis, ti chiudi nella macchina in esposizione e metti il massaggiatore del sedile e sei a posto“.
Il contenuto, però, non riportava l’hashtag di cui sopra, che avvertiva gli utente e i suoi milioni di followers della presenza di un messaggio pubblicitario (magari anche involontario). Si tratta di una decisione inedita in Italia, la prima volta in cui un post viene rimosso in quanto non conforme alle direttive del Giurì di autodisciplina pubblicitaria.
Tutti i personaggi famosi, i cosiddetti blogger ed influncer, sono tenuti ad indicare chiaramente la presenza di messaggi pubblicitari con l’hashtag #advertising, ed è proprio per questo motivo che il Giurì è intervenuto bloccando il video di Fedez su Instagram.
Un provvedimento importante, comunque, data la crescita dell’attività e delle figure degli influncer negli ultimi due anni. Proprio per questo motivo, lo scorso anno l’Antitrust ha stabilito alcune regole generali per riconoscere gli scopi pubblicitari dei contenuti sui social proprio attraverso alcuni hashtag che avvertano della presenza di messaggi promozionali.