A bocce ferme, con la serie tv in pausa, la showrunner Krista Vernoff si scaglia contro le critiche arrivate dal pubblico di Grey’s Anatomy 14: in un dibattito nato da un suo tweet, la sceneggiatrice e produttrice esecutiva ha risposto alle accuse di alcuni seguaci del medical drama di aver rovinato alcune delle più belle storyline per crearne altre inguardabili.
Il suo ritorno nella cabina degli sceneggiatori di Grey’s Anatomy 14 era stato accolto con enorme entusiasmo all’inizio della stagione, non solo perché il suo nome è legato all’epoca d’oro dello show, alle stagioni più emozionanti e premiate da pubblico e critica, ma anche perché l’esordio di questa stagione era stato così brillante e ricco di spunti interessanti da far pensare che dopo qualche annata sottotono si potesse ritrovare lo spirito delle stagioni migliori.
Invece, col passare delle settimane, è parso chiaro come la Vernoff avesse intenzione di smantellare il giocattolo Grey’s Anatomy per riassemblare i pezzi a suo piacimento, incurante del percorso fatto dai personaggi in sua assenza. D’altronde, ha esplicitamente dichiarato di non aver seguito le ultime stagioni della serie e di aver ripreso a lavorare alla sceneggiatura senza colmare quelle lacune.
Le conseguenze sono state tante: prima l’addio al personaggio di Nathan Riggs, poi la storia incomprensibile per il pubblico tra Maggie e Jackson, infine la scelta di non confermare nel cast Sarah Drew e Jessica Capshaw nei ruoli storici di April e Arizona. La reazione del pubblico, soprattutto di quello storico, in molti casi è stata furiosa: la Vernoff ha demolito una storyline dall’interesse crescente presso i fan (quella relativa a Meredith e Nathan) e una storica per la quale ci si attendeva tutt’altro esito che un addio (i Japril).
Così, quando ha scritto su Twitter di non aver “mai frequentato una scuola di sceneggiatura” e di scrivere “freneticamente e disperatamente e senza interruzioni, ridendo e piangendo come una pazza“, l’occasione è parsa troppo ghiotta a molti utenti per sottolineare quanto sia stata deludente questa stagione. “Ora si spiega la storia tra Maggie e Jackson” ha commentato qualcuno, mentre altri le hanno rinfacciato l’addio ad Arizona ed April. E la replica della showrunner non si è fatta attendere.
Come la protagonista Ellen Pompeo, anche lei ha dato dei bulli ai fan che criticano aspramente le sue scelte creative: “Questa è la differenza tra avere un lavoro nello show e di essere un fan dello show. Come fan, non hai accesso ad informazioni riservate. E hai la possibilità di rimanere fan o meno. Ma il bullismo online non fa parte dell’essere un fan. Ti rende solo un bullo“. La Vernoff ha poi aggiustato il tiro definendo “fuorviante” il fatto di “giudicare una situazione complicata senza essere al suo interno“.
Di sicuro i ratings deludenti della seconda parte di stagione di Grey’s Anatomy non depongono a favore della quindicesima stagione, che partirà tra tante riserve per il pubblico il prossimo settembre su ABC.
I didn’t go to film school either. My #writing process now looks like this:
Get on a 6-12 hour flight.
Write frantically & desperately & without interruption, laughing & crying like a crazy person.
I fly coach. I scare people. But scripts get written.— Krista Vernoff (@KristaVernoff) June 3, 2018
No. Bc that’s not how it works. That is the nature of having a job on the show vs being a fan of the show. As a fan, you do not get the inside information. And you have the choice to remain a fan or not. But online bullying is not part of being a fan. It just makes you a bully.
— Krista Vernoff (@KristaVernoff) June 4, 2018
I don’t consider you a bully either. If I did, you would be blocked with the other bullies. I replied to you because you seem decent, but misguided to judge a complicated situation without being on the inside of it. Wishing you the best.
— Krista Vernoff (@KristaVernoff) June 5, 2018