Di prodotti ambiziosi come Through the Woods sono piene le librerie digitali delle svariate piattaforme di gioco: tanti sono infatti gli sviluppatori indipendenti che provano a lanciarsi nel mondo dell’intrattenimento videoludico, con idee che necessitano solo della giusta impalcatura tecnica per potersi reggere in piedi e camminare sulle proprie sole gambe. Ovviamente, in quest’ambito, i fondi a disposizione non sono di certo quelli delle major, e il problema principale risulta quindi quello di ottimizzare le risorse per riuscire a produrre qualcosa di godibile, seppur non finemente levigato sotto l’aspetto della pulizia grafica. L’ambizione, come dicevamo in apertura, di certo non manca a Through the Woods, avventura horror sviluppata dallo studio indipendente Antagonist che mira a far scendere il canonico brivido freddo lungo la schiena. Sarà riuscito il team nel suo intento? Scopriamolo insieme.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura…
L’ambientazione che fa da sfondo alle vicissitudini di Through the Woods è alquanto inusuale per quanto concerne l’ambito videoludico: siamo infatti in Norvegia, in quella che a tutti gli effetti dovrebbe essere un’occasione per la madre, Karen, protagonista del titolo, di staccare la spina dalla vita di tutti i giorni e dedicarsi un po’ al proprio frungoletto Espen. Una piccola baita nei pressi di un lago, calata totalmente all’interno di un bosco: insomma, i canoni standard per un calssico B-Movie a stelle e strisce sono rispetatto quasi in toto, se non fosse che in questo caso non ci sono assassini che sfasciano porte o escono dagli armadi. Nossignore. Questa volta il pericolo viene proprio dal lago citato in precedenza, con un losco figuro che, senza proferire una parola, rapisce il piccolo Espen. Parte così, senza troppi fronzoli, una vera e propria corsa disperata al salvataggio del giovane, una via più che altro pretestuosa per dare il là a un’esplorazione totale degli ambienti di gioco di Through the Woods. Quello che balza subito all’occhio è ovviamente la poca libertà concessa ai giocatori nel corso delle peregrinazioni: a parte rari casi, gli utenti avranno infatti una singola strada da percorrere dinanzi a sé, con il gioco che di fatto accompagna per mano dall’inizio alla fine. Non mancheranno lungo la via nemici, sebbene pochi e poco caratterizzati, che risultano essere ben poca cosa nel momento del confronto vero e proprio. In assenza di armi vere e proprie (a disposizione si avrà solo una torcia, utile contro gli esseri fotosensibili, ndr), l’unica chance di salvezza risiede nello sfruttare le vie di fuga concesse dalla mappa di gioco, elemento di certo non eccessivamente difficile e che, tranne rari casi, risulta essere assai intuitivo. Il punto forte di Through the Woods è quindi l’esplorazione delle varie abitazioni, disseminate lungo la strada che conduce verso la fine dell’avventura (per un totale di una manciata scarsa di ore), e che saranno foriere di elementi utili a capire qualcosa in più in merito al nemico da battere, in un viaggio tra i miti e le leggende dei paesi nordici.
Trucco da rifare
Una storia quindi che non brilla per innovazione quella di Through the Woods, e che deve fare i conti anche con un comparto tecnico di certo non eccelso. La colpa (se così vogliamo chiamarla) è insita nella natura stessa del progetto, che nasce nel 2015 come Kickstarter (l’obbiettivo era di soli 40mila dollari) e approda su PC nel 2016. Due anni che si fanno sentire clamorosamente, e che ovviamente nel passaggio su PS4 e Xbox One soffre parecchio sotto il profilo prestazionale. Buona la scelta delle musiche, che però si palesano solo nei momenti di maggiore concitazione o per avvisare gli utenti del pericolo, mentre il doppiaggio risulta essere poco più che discreto, con Karen che nella stragrande maggioranza dei casi passerà il tempo a urlare semplicemente il nome di Espen.
Conclusioni
Un titolo insomma che di certo non rappresenta un must, sebbene non sia totalmente da scartare, nonostante siamo di fronte a una mera sufficienza agguantata con le unghie e con i denti: qualora abbiate esaurito i recuperi e non abbiate altri acquisti in programma, un pensierino a Through the Woods potreste anche farcelo. A patto però di non avere pretese troppo elevate.
Pro
- Ambientazione interessante
Contro
- Trama eccessivamente lineare
- Comparto tecnico datato
- Rapporto qualità/prezzo basso