Jason Priestley è un genitore troppo protettivo nei confronti di sua figlia? Dipende dai punti di vista. Nel corso di una visita a Londra per un evento, l’attore televisivo e Brandon Walsh di Beverly Hills 90210, è stato contattato da Digital Spy. Al sito ha discusso del ruolo di un genitore nel discutere di tematiche dal forte impatto con i figli, come lo show che lo ha visto protagonista per quasi un decennio, e il controverso fenomeno di Netflix, Tredici.
Priestley, oggi 48enne, ha le idee ben chiare su questo punto: sua figlia di dieci anni non guarderà né 13 Reasons Why né tanto meno Beverly Hills 90210.
“In quegli anni, Beverly Hills 90210 stava spingendo dei limiti per il nostro periodo storico, e Tredici sta facendo la stessa cosa adesso. Le serie televisive rispecchiano il tempo in cui vengono realizzate. Dobbiamo ricordarci che stiamo parlando di due show che sono stati fatti a trent’anni di distacco. Perciò, tempi diversi, limiti diversi.”
Perciò, ha continuato Jason Priestley, non permetterà a sua figlia di guardare le due serie sopra citate, e cercherà di trattenerla dall’impulso di farlo. Tredici ha fatto discutere – e continua ancora – molti utenti per il modo in cui sono state rappresentate graficamente alcune tematiche (ricordiamo il suicidio di Hannah nella prima stagione, i due stupri, e la violenza sessuale a Tyler nella seconda). Quando gli è stato chiesto se queste scene fossero troppo crude per un pubblico più giovane, l’attore ha replicato che tutto dipende da come si educano i propri figli.
“Spetta a te decidere per quanto tempo loro, e anche tu, ti senti a proprio agio nel farglieli vedere. Alcune famiglie sono molto più aperte di altre.”
Infine, smentisce qualunque voce su un presunto nuovo reboot di Beverly Hills 90210 – dopo quello andato in onda dieci anni fa. “Ho amato far parte di quello show. Ha avuto un impatto globale ed è stato così importante per un paio di generazioni.”