Un paio di giorni fa EA ha mostrato il suo imminente sparatutto ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, Battlefield 5, in un trailer che ha svelato anche qualcosa che non è piaciuta a una fragia “estrema” di giocatori. Una cosa in particolare ha attirato l’ira di molti giocatori in tutto il mondo: la presenza delle donne in prima linea.
Le donne in Battlefield 5 resteranno
Decine di migliaia di persone in pratica si sono offese per questa “imprecisione storica” ritratta nel gioco e si sono riversate su diverse piattaforme di social media per esprimere le loro preoccupazioni. Tuttavia un dirigente dello sviluppatore di Battlefield 5, DICE, ha dichiarato che i personaggi femminili nei giochi sono qui per rimanere.
In una serie di tweet, il direttore generale di DICE Oskar Gabrielson ha osservato che: “In primo luogo, vorrei essere chiaro su una cosa. La scelta del giocatore e i personaggi giocabili femminili sono qui per restare. Vogliamo che Battlefield 5 rappresenti tutti coloro che sono stati parte del più grande dramma della storia umana. Vogliamo offrire ai giocatori la possibilità di scegliere e personalizzare i personaggi con cui giocano. Il nostro impegno come studio è di fare tutto il possibile per creare giochi che siano inclusivi e diversi. Abbiamo sempre cercato di spingere i confini e offrire esperienze inaspettate. Ma soprattutto, i nostri giochi devono essere divertenti!“.
Mentre alcune persone sembrano aver risposto positivamente ai tweet di Gabrielson, altri hanno risposto dicendo che se Battlefield 5 rappresenta davvero una questione di scelta del giocatore, si dovrebbe fornire la possibilità di disabilitare tutti i tipi di personalizzazione.
Mentre infuria la faida tra il gruppo di persone che sta discutendo le inesattezze storiche di Battlefield 5 e gli sviluppatori del gioco, bisogna chiedersi come questpo influenzerà le vendite del titolo, che uscirà il 19 ottobre. Voi da che parte state?
First, let me be clear about one thing. Player choice and female playable characters are here to stay. pic.twitter.com/fvi9riUZDM
— Oskar Gabrielson (@ogabrielson) May 25, 2018