Zerovskij di Renato Zero continua. Sembra essere questa l’intenzione dell’artista romano, reduce dal successo di pubblico ottenuto dopo l’esperimento al cinema, nel quale ha portato un film-concerto che racchiude tutte le emozioni del live che ha tenuto all’Arena di Verona il 1° settembre scorso.
Sentito da Il Messaggero in occasione del rilascio del disco live che contiene tutti i brani portati sul palco dell’anfiteatro scaligero, il re di chi ama troppo si è raccontato tra gioie e dolori in una profonda intervista nella quale non sono mancate le battute al sarcasmo alle quali ci ha abituati in questi lunghi anni di carriera.
Il nuovo spettacolo e i suoi 67 anni sono vissuti come uno scrub, quindi come un trattamento d’urto nel quale ci si libera di tutto il superfluo per affrontare con maggiore libertà e consapevolezza quanto ci circondi.
Fortemente spinto dalla consueta voglia di fare, Renato Zero sta raccogliendo i frutti della sua intuizione per Zerovskij, che ora vorrebbe portare in scena nei grandi palchi internazionali come quello di Broadway o l’Olympia di Parigi.
Una scommessa vinta anche quella di portare una resa per cinema dello spettacolo live che ha voluto creare per i suoi 50 anni di carriera, nel quale ha introdotto anche alcuni brani del suo repertorio come Marciapiedi, Motel, Siamo Eroi e Potrebbe essere Dio, della quale ha rilasciato il video ufficiale nella versione live.
Sulla distribuzione del film afferma:
“Andrea Occhipinti di Lucky Red, che ha curato la distribuzione nelle sale di Zerovskij, mi ha detto che se fossimo rimasti in maniera tradizionale nelle sale avremmo fatto ottimi incassi. Io però sono uno di quelli che se va al Luna Park e con il fucile acchiappa l’orsacchiotto al primo colpo, me ne vado subito perché so che non si ripeterà”
Tra Roma e i sogni in teatro, Renato Zero non sembra comunque disposto ad appendere il microfono al chiodo, anche se il suo no rimane granitico solo per la direzione artistica del Festival di Sanremo: “Claudio (Baglioni, ndr) è stato bravissimo, deve continuare”.
L’intervista completa a Renato Zero di Andrea Scarpa è comparsa nel numero di Il Messaggero del 20 maggio.