Il Miracolo rappresenta sicuramente un altro traguardo raggiunto dalla serialità italiana. Se un passo avanti, volenti o nolenti, era stato fatto con Gomorra, Niccolò Ammaniti è riuscito a sfondare una porta poco aperta nel nostro Paese portando il dark e il brivido anche nella serialità senza scadere nel banale.
Tutto questo è Il Miracolo e il grande pubblico ha apprezzato il lavoro fatto da Niccolò Ammaniti noto a tutti per la meticolosità e i dettagli, gli stessi che ha saputo mettere nella trasposizione televisiva di una delle sue opere più riuscite. I “puristi” del romanzo non mancano, come spesso accade, ma sono molti quelli che hanno apprezzato la serie Sky e che attendono con ansia i nuovi episodi in onda il 15 maggio.
Le indagini e le scoperte non mancheranno così come i colpi di scena ma proprio al Salone del Libro di Torino, Niccolò Ammaniti ha presentato Il Miracolo parlando delle sue paure e di quanto lavoro ci fosse dietro la creazione della serie.
Al contrario di quanto in molti possano pensare, creare la sceneggiatura della serie tv, ha complicato di molto la vita di Niccolò Ammaniti che ha spiegato: “Avevo voglia di rendere vive le scene esattamente come le avevo pensate e questa è stata una tentazione troppo forte: tutte le notti, ho lavorato e cercato di trasformare la mia immaginazione in ciò che che avevo pensato e volevo vedere sullo schermo“.
Solo grazie agli addetti ai lavori è poi riuscito in questo suo intento e questa è stata una gradita scoperta che, magari, potrebbe far pesare allo scrittore di ripetere questa esperienza. Lo stesso Ammaniti, in un’intervista a La Stampa, racconta che tra qualche mese darà la sua risposta rispetto ad un futuro da scrittore o da sceneggiatore, forse bolle in pentola già un altro adattamento? Quale sarà il futuro de Il Miracolo dopo il boom di ascolti dei primi due episodi?