Le cosiddette loot box e le microtransazioni sono diventati elementi tristemente noti nel mondo dei videogiochi, più che altro per le polemiche che scatenano non appena gli utenti le riscontrano in un titolo che include servizi online. Il timore che possano invadere anche altri franchise, come State of Decay 2, è forte nei giocatori, ma pare che per l’atteso nuovo capitolo sviluppato da Undead Labs non ci sia nulla da temere.
Gli sviluppatori di State of Decay 2 hanno infatti confermato che il gioco non includerà le microtransazioni, ed è certamente una scelta che va lodata soprattutto nell’ottica che vecchie esclusive Microsoft le hanno spesso e volentieri incluse – basti pensare ad Halo 5 e Forza 7, per fare esempi un po’ più recenti.
Parlando ai microfoni di MCV UK, il design director di Undead Labs, Richard Foge, ha discusso di come la loro inclusione semplicemente non sembrava avere senso per il tipo di gioco che intendevano realizzare con State of Decay 2. Leggiamo le sue dichiarazioni:
“Non aveva senso per il nostro gioco. Ci sarà un prezzo una tantum per questo, piuttosto che una situazione in cui le persone pagano per le cose e non sanno cosa otterranno. Questo non dovrebbe essere giusto. Non volevamo microtransazioni”.
È indubbiamente incoraggiante leggere dichiarazioni simili da uno sviluppatore, considerato che negli ultimi tempo moltissime realtà videoludiche abbiano deciso di puntare molto sulle microtransazioni.
Fonte: gamingbolt