Ci sono importanti novità da prendere in considerazione oggi 11 maggio per quanto concerne il mondo dei Samsung Galaxy, soprattutto per quanto concerne la distinzione tra device in merito agli aggiornamenti periodici. Come molti sanno, moltissimi discorsi sotto questo punto di vista vanno declinati sui singoli casi, visto che il produttore coreano valuta in modo specifico ciascun modello (come notato di recente, ad esempio, con la roadmap relativa ad Android Oreo), mentre in altri frangenti possiamo accorpare diversi progetti senza troppi problemi.
Facciamo quindi un po’ di ordine, dopo le ultime mosse da parte dell’azienda sotto questo punto di vista. In particolare, va evidenziato che i nuovi Samsung Galaxy A6 e Galaxy A6+ siano destinati a ricevere un aggiornamento ogni tre mesi, nonostante entrambi a detta degli esperti dovrebbero ricevere in futuro sia Android P, sia addirittura Android Q. Stesso trattamento che in passato era stato riservato ai vari Samsung Galaxy A3 e Galaxy A7 del 2017, senza dimenticare il Galaxy A8+ (2018).
Restano collocati nella fascia degli smartphone che riceveranno upgrade mensili modelli specifici come il Galaxy A5 (2016 e 2017) e Galaxy A8 (2018). Senza ovviamente dimenticare i modelli di fascia alta che appartengono alla serie S (compresi gli S7 e gli S6) e a quella Note. Insomma, la sensazione è che queste valutazioni non dipendano tanto da questioni hardware e di natura tecnica, quanto da scelte del produttore che in qualche modo siano legate a considerazioni di natura commerciale. O in alcuni casi a pressioni esterne da parte di soggetti terzi istituzionali.
Staremo a vedere se nel corso delle prossime settimane le cose cambieranno, o se più semplicemente ci saranno delle aggiunte di Samsung Galaxy tra i modelli destinati a ricevere aggiornamenti mensili. Come valutate fino a questo momento le scelte effettuate dal colosso coreano?