L’evento che ha visto protagonista Google nella giornata di ieri non ha investito il solo aggiornamento del sistema operativo Android P, ma ha aperto anche importanti scenari per quanto riguarda Google Assistant, almeno stando alle notizie che hanno preso piede nelle ultime ore. Cosa dobbiamo esaminare più da vicino in queste ore? Come cambierà il modo di interagire con una piattaforma scaricata a bordo di un numero impressionante di device? Proviamo a scoprirlo insieme oggi stesso.
Una delle notizie più gradite, a mio modo di vedere, si riferisce al fatto che non dovremo poi introdurre il comando Google Assistant ad ogni input fornito. Dettaglio non di poco conto per chi utilizza l’assistente vocale in modo più assiduo. Insomma, finalmente andremo incontro ad una conversazione continua, feature che in qualche modo andrà ad integrarsi con una nuovissima interfaccia dove dovrebbe contenere un numero più elevato di informazioni riguardanti il contesto di utilizzo.
Focus anche sulle azioni multiple, con la capacità da parte di Google Assistant di interpretare al meglio alcune richieste sulla carta complesse. L’esempio fatto durante l’evento è calzante, in quanto potremo passare a “com’è il tempo a Roma, Parigi e Londra” invece della forma “com’è il tempo a Roma, com’è il tempo a Parigi, com’è il tempo a Londra?”. Anche in questo caso non si tratta di una novità di poco conto, pensando ad altri contesti di utilizzo.
Infine, occhio alla schedulazione. Attraverso il nuovo aggiornamento di Google Assistant, infatti, potremo programmare l’invio di messaggi o di specifici comandi in un orario ben preciso e successivo. Insomma, importanti segnali da Mountain View, nel tentativo di rendere questa piattaforma in grado di adattarsi ad ogni ambito di utilizzo che conviene ad un assistente vocale. Che ne pensate? La direzione presa da Google è quella giusta?