Ermal Meta a Cyrano con Massimo Gramellini e Ambra Angiolini su Rai Tre: il cantautore di Fier è stato ospite della puntata di Cyrano L’Amore Fa Miracoli, andata in onda venerdì 13 aprile.
Durante l’intervista con Gramellini e Ambra Angiolini, Ermal Meta ha ripercorso a ritroso l’avventura sanremese che lo ha visto vincitore insieme a Fabrizio Moro con la canzone inno alla rivalsa Non mi avete fatto niente, acclamatissima dal pubblico e dalla critica. Ermal Meta a Cyrano ricorda le sensazioni e il turbine di emozioni che hanno caratterizzato tutto il “pre-Sanremo”, ovvero le polemiche circa l’autenticità del brano portato in gara:
“Io e Fabrizio non ci aspettavamo tutto ciò che ci è capitato a Sanremo, tutta quella serie di evoluzioni pirotecniche prima della partenza del Festival. Il fatto di aver messo in dubbio la nostra buona fede e la capacità di scrivere canzoni ci ha fatto molto male“.
Infatti, durante Sanremo Ermal Meta e Fabrizio Moro sono stati accusati di plagio, insinuazione che poi si è rivelata infondata a seguito delle dovute verifiche. “Siamo passati per quello che non siamo, dato che abbiamo scritto per molti altri artisti e contribuito alle loro carriere”, ha proseguito il cantante.
Il brano presentato a Sanremo è una danza e un inno contro la paura del terrorismo, tema caldissimo e particolarmente attuale nelle nostre vite. “Rendere un trauma importante è un grido di battaglia. La vita vuole sempre la vita, al di là di ogni lacrima, del sangue.. alla fine nasce sempre qualcosa. La nostra canzone vuole dire questo”, ha dichiarato Ermal Meta, spiegando il significato di Non mi avete fatto niente, brano che avrà l’onore di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest di Lisbona il prossimo 12 maggio.
Ermal Meta a Cyrano con Massimo Gramellini e Ambra Angiolini ha dedicato anche un pensiero alla propria infanzia, raccontando quanto le lezioni di vita che si imparano da giovani siano fondamentali per la crescita di ciascuno di noi.
“Ci sono due modi per valutare la propria infanzia, uno mentre la vivi e il secondo col senno di poi. Col senno di poi, la mia infanzia è stata felice, mi ha insegnato tantissimo. In tre vite non avrei imparato mai ciò che ho imparato durante la mia giovinezza“.
Il tema dell’infanzia è particolarmente ricorrente nelle canzoni di Ermal Meta, presente anche nel successo di Vietato Morire, con cui il cantautore si è aggiudicato il terzo posto a Sanremo 2017. “La vita è un viaggio per imparare più cose possibili, ed io ho fatto un grande bagaglio”, ha concluso Meta.
Citando il ritornello di una sua canzone dal titolo Lettera a mio padre, contenuta nel primo album da solista Umano, Ermal Meta a Cyrano ha raccontato il dolore, le cadute, gli ostacoli che ogni persona si trova a dover fronteggiare durante la propria vita.
“Quando sulla schiena trovi cicatrici, è lì che ci attacchi le ali”, recita il ritornello di Lettera a mio padre. Il cantautore ha parlato della paura dell’uomo di potersi ferire, sentimento che accomuna senza motivo tutti gli esseri umani:
“Tutti noi abbiamo paura di farci male, però c’è tanto da imparare: bisogna conoscere i nostri limiti, importantissimi per poi rialzarsi a spiccare il volo. Purtroppo il tempo si porta via tutto e consuma le cose: ci rimarrà solo ciò che ci ha dato le sensazioni più forti.
Infatti, ciò che ha segnato le nostre vite, in bene o in male, rimarrà vivido per sempre ed è opportuno trarne il meglio: “Quando io ho visto le mie cicatrici, ho pensato che fossero perfette per me. La cosa peggiore è non imparare una lezione dalla vita”.
“Chi non ha le ginocchia sbucciate cadrà per tutta la vita. Tutti noi abbiamo paura di farci del male, ma secondo me il pericolo più grande è non farci mai del male“.
VIDEO DI ERMAL META A CYRANO DAL MINUTO 00:18.15