Si torna a parlare in queste ore di rimodulazioni Wind, grazie ad un SMS che sta iniziando a circolare tra gli utenti che hanno attivato buona parte dei piani attualmente disponibili. Come anticipato pochi giorni fa, l’operatore ha in qualche modo reagito alla presa di posizione da parte dell’Antitrust, riducendo l’aumento degli importi dall’8,6% comunicato in un primo momento all’8,3%. Tutto nasce, come noto, dal passaggio da tredici a dodici mensilità, nel tentativo di non perderci in termini di fatturato annuale dal punto di vista della compagnia telefonica.
Alla luce delle indiscrezioni confermate sulle rimodulazioni Wind oggi 10 aprile, con un provvedimento che entrerà in vigore formalmente da lunedì prossimo, cerchiamo di fare chiarezza su alcuni aspetti più specifici. In primo luogo, bisogna tener presente che a differenza di TIM il quantitativo di GB e minuti resterà invariato, con la beffa per i clienti dietro l’angolo sotto questo punto di vista: se la spesa annuale non subirà grosse modifiche, per forza di cose i vari pacchetti “bloccati”, passando da tredici a dodici mensilità, in un anno caleranno quasi del 10%.
C’è poi la questione rimborsi da affrontare, nel senso che qualora la propria opzione sia stata rinnovata tra il 3 e il 15 aprile, allora la differenza verrà restituita in automatico sul credito telefonico, alla luce di tale diminuzione. Per tutti gli altri, invece, il rimborso avverrà entro e non oltre il mese di maggio secondo le ultime indiscrezioni relative alle rimodulazioni Wind. Parliamo comunque di importi davvero minimi.
Insomma, anche le rimodulazioni Wind prevedono un contentino per gli utenti, anche se TIM ha quantomeno aumentato GB e minuti. Con Vodafone, invece, capiremo qualcosina in più a partire dal prossimo 10 giugno in ambito mobile. Che ne pensate delle ultime mosse ufficializzate dagli operatori?