Durante un panel tenutosi al PAX East, il director di NieR Automata – il buon vecchio Yoko Taro – insieme al producer Yosuke Saito e al compositore Keiichi Okabe hanno risposto a qualche domanda proveniente dalla platea di spettatori. Il fulcro della discussione è stato, ovviamente, il futuro della serie, dopo l’eccezionale ultimo capitolo uscito nel corso del 2017.
Yosuke Saito, infatti, ha dichiarato che c’è il 50% di possibilità che la serie di NieR continui, ma che questa percentuale è perlopiù approssimativa perché egli desidera lavorare di nuovo con il team di sviluppo che ha dato vita a NieR Automata, ma tutto il resto dipende dalla volontà di Yoko Taro, director del gioco, che ha la decisione finale sul fare o no un altro capitolo della saga.
Per contro, Yoko Taro ha dichiarato che al momento non è interessato nel realizzare un sequel di NieR Automata, giacché sente che la sua creatura è perfetta così. Il director ha poi aggiunto che, scherzando, essendo i protagonisti degli androidi potrebbe trasformarli in dei bug di gioco contro cui dover combattere.
Molti fan, però, si chiedono se fosse mai possibile esplorare le origini dell’universo di NieR Automata, cioè un gioco che racconti l’epoca in cui l’umanità su soggiogata dalle macchine: una domanda a cui Yoko Taro ha risposto che un gioco del genere, per lui, potrebbe essere uno shooter verticale. Saito, invece, ha risposto che avrebbero iniziato una campagna di crowdfunding per questo progetto, mentre il director di Automata ha infine detto che Square Enix non gli darebbe mai il budget per un gioco del genere. L’intervista, insomma, è volata sul piano dello scherzo misto a risposte più serie e, considerata la personalità sopra le righe di Yoko Taro, al momento proprio non sapremmo dire cosa corrisponde a verità e cosa no!
Yoko Taro ha concluso l’intervento affermando che NieR Automata ha ricevuto un gran supporto derivato dal suo successo: dopo l’uscita, il gioco è stato supportato solo grazie ai fan che lo hanno apprezzato.
Fonte: Dualshockers