Arriva in queste ore una notizia se vogliamo ufficiale per quanto riguarda le rimodulazioni Wind e Tre. Dopo aver confermato in un primo momento l’aumento del canone di rinnovo dell’8,6% a seguito del passaggio alla fatturazione mensile, con dodici mensilità invece di tredici che a conti fatti lasciano invariato il costo del proprio piano su base annuale, oggi 5 aprile bisogna prendere atto di un’ulteriore novità. Cerchiamo dunque di inquadrare al meglio la situazione in seguito alle notizie riportate ad inizio settimana.
A quanto pare, infatti, le rimodulazioni Wind e Tre risentiranno almeno in parte della presa di posizione da parte dell’Antitrust, che si è scagliata contro gli operatori accusandoli di un tacito accordo dopo l’ufficializzazione del medesimo aumento quasi in contemporanea. Vodafone ha fatto un passo indietro, mantenendo intatte le proprie tariffe, mentre con TIM vi ho parlato di un contentino passando dall’8,6% all’8,2%. Ebbene, ora possiamo analizzare anche la reazione degli altri due operatori che fino a questo momento ancora non si erano sbilanciati dopo la nota dell’ente.
Secondo quanto raccolto dai colleghi di mondomobileweb, infatti, le rimodulazioni Wind e Tre passeranno dal prossimo 15 aprile dall’8,6% all’8,3%, con un incremento di costo per rinnovo leggermente abbassato rispetto a quanto era stato impostato lo scorso 25 marzo. Le due compagnie telefoniche restituiranno anche la differenza di costo addebitati agli utenti dopo l’aumento dell’8,6%. Resta solo da capire chi verrà investito dalle suddette novità.
A tal proposito, le rimodulazioni Wind e Tre andranno in conto ad un leggero abbassamento dei costi (ad esempio, per chi fino a marzo ha pagato 10 euro, si passerà da 10,86 euro a 10,83 euro) solo per chi ha ricevuto l’SMS nelle scorse settimane con il cambio della propria tariffa. Insomma, anche qui un contentino come visto con TIM di recente, non trovate?