Manca meno di un mese all’uscita di God of War per PlayStation 4, e tutti i fan storici della saga non stanno nella pelle nonostante il titolo appaia molto diversi dai canoni a cui ci ha abituato negli anni Santa Monica Studio, con le precedenti iterazioni. Tuttavia, gameplay a parte, la nuova avventura di Kratos nel pantheon della mitologia norrena non ripudierà affatto quanto accaduto in passato: insomma, non sarà un reboot, e questo lo sapevamo da tempo, ma il director Cory Barlog ha spiegato perché in un’intervista a PlayStation Lifestyle.
“È come se i primi giochi servissero da retroscena, giusto? Ed è come se la gente dicesse, ‘Oh, perché non avete ricominciato da capo con un personaggio nuovo?’, e io risponderei che avremmo tolto di mezzo un personaggio in sviluppo da dieci anni. Non si può. Perché si dovrebbe voler mandarlo via? È come se i giocatori non volessero vederlo per come è diventato. Noi non siamo più le stesse persone dei nostri anni di scuola o di università, giusto? Diventiamo diversi con la maturità, e come noi cambiamo nel corso della nostra vita, così anche Kratos lo ha fatto. Quella vita nei primi giochi è un po’ quello che era la mia vita passata e quella del resto del team. Eravamo nel periodo del college, in termini di sviluppo.
Stavamo alzati fino a tardi e facevamo cambiamenti all’ultimo secondo, e non eravamo molto determinati nel pensare alle cose. Le stavamo solo facendo. Era qualcosa di puro e penso che vada bene. È fantastico, perché è quello che eravamo. Ora, torniamo allo sviluppo, vediamo solo tutto con un obiettivo diverso. Siamo persone diverse e quindi abbiamo una nuova energia, quindi la uniamo il tutto e avete questo modo completamente nuovo di guardare ai giochi. Ero tipo, perché non dovremmo sfruttarlo e provare qualcosa di diverso? Ma ha ancora quel senso di familiarità. Voglio dire, la speranza, la frase che ho usato all’inizio dello sviluppo di questo è stato “familiarmente diverso”, quindi quando giochi, sembra effettivamente God of War. Forse non esattamente un rapporto di uno a uno, ma senti l’anima, il DNA di God of War, pur essendo diverso. È che sono così visivamente diversi. Il ritmo è un po’ più lento, ma i combattimenti ricreano tutto il feeling con God of War. Penso che sia stato difficile da realizzare, ma spero di averlo raggiunto. “
Noi non vediamo l’ora di saggiare quanto ha detto il director di God of War a partire dal prossimo 20 aprile.