La notizia di Sarah Drew e Jessica Capshaw licenziate da Grey’s Anatomy ha generato sconforto nel pubblico storico della serie tv, affezionato ai due volti entrati a far parte, rispettivamente, dalla quinta e sesta stagione del medical drama di ABC e ora destinati ad uscire di scena al termine della quattordicesima, non è ancora chiaro in che modo.
Dopo l’annuncio di Shonda Rhimes che diceva addio alle due attrici ringraziandole per il lavoro intenso di questi anni è parso subito chiaro come la scelta di eliminare questi due personaggi storici da Grey’s Anatomy non sia stata affatto condivisa con le attrici.
Sarah Drew e Jessica Capshaw licenziate da Grey’s Anatomy in tronco dopo quasi un decennio di onorata carriera: questo è lo scenario che si è profilato giovedì 8 marzo. Nessuna delle due ha chiesto di lasciare la serie per dedicarsi ad altri progetti ed entrambe (o perlomeno la Drew, come ci ha tenuto a sottolineare sui social) lo hanno saputo appena 48 ore prima dell’annuncio pubblico.
Dunque nell’arco di poche ore le attrici hanno saputo che non sarebbero tornate sul set per la quindicesima stagione e la notizia è stata data in pasto al pubblico subito dopo. Le motivazioni della rinuncia a due personaggi molto amati di Grey’s Anatomy stanno nelle scelte di tipo creativo da parte degli autori: la decisione è stata rivendicata da Krista Vernoff, ritornata alla guida del team di autori di Grey’s Anatomy 14 come co-showrunner, chiedendo e ottenendo carta bianca sulle trame.
Così, dopo aver eliminato il personaggio di Nathan Riggs perché, a suo dire, non amato dal pubblico e protagonista di una storyline poco avvincente con la protagonista dello show, ecco un altro addio consumatosi con modalità molto discutibili e sicuramente di scarso gusto, peraltro nella Giornata Internazionale della Donna.
Il post della Drew per la collega, con gli auguri per la Festa della Donna, suggerisce che entrambe sono nella stessa situazione, licenziate in tronco da un giorno all’altro dopo anni di servizio.
Ma a fare notizia è stato anche il sospetto sollevato da un articolo di Deadline, ovvero che il licenziamento delle due attrici sia una mera questione di budget dovuta all’esigenza di fa quadrare i conti dopo l’aumento di stipendio che ha portato la protagonista Ellen Pompeo a guadagnare 20 milioni di dollari a stagione e ad essere l’attrice più pagata della tv. Secondo la pubblicazione, le due colleghe ne avrebbero pagato lo scotto. Insinuazione ovviamente rispedita al mittente dalla produzione, nella persona della Vernoff con un comunicato stampa, e dalla stessa Ellen Pompeo, che nel farsi vanto dei suoi guadagni stellari ci tiene a sottolineare di aver sempre fatto gioco di squadra accusando Deadline di mettere le donne una contro l’altra.
Quello che suggerisce Deadline con il suo articolo, cioè che i nostri cambiamenti siano da attribuire al nuovo stipendio di Ellen Pompeo è falso, desolante e fuorviante. Deriva da una vecchia, superata concezione patriarcale secondo cui le donne devono essere l’una contro l’altra e che il successo di una causi il fallimento dell’altra. Ellen Pompeo non solo è di un estremo sostegno per i suoi colleghi, ma si è anche impegnata per educare le donne di tutto il mondo su come sostenere se stesse e questo non deve essere infangato. La decisione di apportare dei cambiamenti al cast riguarda semplicemente una decisione creativa. L’unica costante in Grey’s Anatomy è che Ellen è la nostra bussola per reinventarci. È parte del nostro successo e quello che assicura al nostro show di esistere. Amiamo queste attrici e amiamo questi personaggi e sentivamo doveroso e giusto, dal punto di vista creativo, concludere le loro storie. Questo è quanto. Krista Vernoff
Its unfortunate that @DEADLINE chooses to try to pit women against eachother on #InternationalWomensDay #shameonyounotme
— Ellen Pompeo (@EllenPompeo) March 8, 2018
I'm a big girl @DEADLINE can take shots at me if they want but to the fans please don't fall into that trap. This is above my pay grade
— Ellen Pompeo (@EllenPompeo) March 8, 2018