La marcia inarrestabile di Rainbow Six Siege non mostra alcun segno di cedimento: a distanza ormai di oltre due anni dalla sua release ufficiale, il gioco sviluppato da Ubisoft continua a macinare numeri spaventosi tanto sotto il profilo delle vendite quanto sotto quello degli utenti coinvolti online, con le ultime stime che parlano di oltre 25 milioni di giocatori totali. Sono ovviamente numeri da capogiro, e che fanno sperare assolutamente in positivo per il futuro del brand, dopo un avvio che non lasciava di certo presagire un tale successo. Gli sviluppatori, dal canto loro, hanno in qualche modo reso note le proprie idee per il futuro, con Rainbow Six Siege che sembrerebbe essere pronto per continuare su questa strada per molto tempo ancora, vista la notizia battuta ieri che parlava del traguardo dei cento operatori totali spalmati in un arco temporale di dieci anni.
Uno dei punti maggiormente dibattuti nel passato in merito a Rainbow Six Siege – e che magari è stato la causa principale di un avvio non proprio entusiasmante – è senza dubbio l’assenza di una componente single player. In concomitanza con il Six Invitational 2018 ha chiarito i dubbi in merito lo stesso Game Director del titolo, Xavier Marquis: “No, nessuna campagna per il single player, non può esistere nel gioco perchè non è quello lo scopo”.
Ha poi aggiunto di come il team di sviluppo abbia intenzione di focalizzare tutte le proprie risorse sul multiplayer, ma di come sia comunque interessato a esplorare anche l’universo di Rainbow Six: non è da escludere lo sfruttamento di mezzi diversi dal media videoludico, come potrebbero esserlo filmati o addirittura fumetti.
Ovviamente la strategia adottata finora da Ubisoft con Rainbow Six Siege si è dimostrata assolutamente vincente, e il possibile avvento di una componente single player (così come di un gioco orientato verso la campagna per giocatore singolo) sono quanto mai lontani.