Viola Davis vanta un Oscar, un Emmy e diversi altri riconoscimenti, raggiunti dopo i cinquant’anni, quando la sua carriera è letteralmente esplosa tra cinema e tv. E il fatto che il mondo si sia accorto di lei troppo tardi è uno degli effetti della disparità di trattamento che il mondo dello spettacolo riserva alle donne di colore.
L’attrice ha parlato della disuguaglianza retributiva che impera ad Hollywood e discrimina non solo le donne in generale, ma soprattutto quelle che non sono bianche.
Parlando del tema ad un evento della kermesse Women in the World a Los Angeles, la protagonista di How to Get Away with Murder non ha esitato a fare paragoni importanti per spiegare la disparità che intercorre tra un’attrice nera ed una bianca.
Laureata alla Juilliard di New York, una delle più rinomate e prestigiose scuole di arte e spettacolo al mondo, nonostante avesse un curriculum accademico al pari delle sue colleghe più celebri e fortunate, la Davis ha dovuto sgomitare molto di più per trovare il suo spazio. Perché non solo le attrici di colore sono mediamente pagate meno, ma hanno storicamente avuto meno opportunità in un cinema che ha raccontato prevalentemente storie con protagonisti bianchi., in cui alle persone di colore sono riservati di solito ruoli che nelle locandine sono in “terza fila partendo da sinistra“. Una disparità che si è perpetrata nel tempo e che esiste ancora oggi.
Ho una carriera che è probabilmente paragonabile a quelle di Meryl Streep, Julianne Moore, Sigourney Weaver. Sono venute tutte da Yale, sono uscite dalla Juilliard o dalla NYU. Avevano lo stesso percorso che ho fatto io, eppure non sono affatto vicina a loro, né per quanto riguarda il denaro, né per quanto riguarda le opportunità di lavoro, in nessun senso mi avvicino a loro.
La Davis aveva introdotto l’amica Meryl Streep ai Golden Globes 2017, quando l’attrice ha ritirato il Cecil B. DeMille Award come premio alla carriera (Lifetime Achievement) e usa proprio l’immagine della regina di Hollywood come termine di paragone per parlare della sua condizione.
C’è gente che mi dice ‘Sei un Meryl Streep nero, ti amiamo. Non c’è nessuno come te. Ok, allora se non c’è nessuno come me, se pensi che io sia così, mi paghi quello che valgo. Noi attrici di colore guadagniamo dieci volte di meno di una donna caucasica
L’argomento per l’uguaglianza retributiva a Hollywood sta prendendo sempre più piede nel dibattito pubblico, traendo forza dal movimento femminista Me Too, dall’iniziativa Time’s Up e dalla generale maggiore consapevolezza dei diritti delle donne maturata negli ultimi tempi. Di recente la questione della parità di stipendi si è imposta a partire da un caso particolare, quello di Michelle Williams che per il film Tutti i soldi del mondo è stata pagata ben 1500 volte meno del collega Mark Wahlberg. Un tema portato all’attenzione del pubblico anche da Ellen Pompeo, che con Viola Davis condivide l’appartenenza alla ShondaLand che produce le due serie di cui sono protagoniste, Grey’s Anatomy e How to Get Away with Murder.