Dieci anni fa Luca Zingaretti voleva lasciare Il Commissario Montalbano, ma la simbiosi con questo personaggio ormai iconico non gliel’ha permesso: l’attore ne ha parlato a La Vita In Diretta, a poche ore dalla messa in onda in prima visione assoluta su Rai1 lunedì 12 febbraio del nuovo film La giostra degli scambi.
L’attore romano ha superato la paura di restare ingabbiato nel suo personaggio più popolare, complice anche l’enorme varietà di ruoli interpretati al cinema come in tv: se dieci anni fa Zingaretti ha pensato di dire addio al commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri, ora è orgoglioso di un risultato che ha reso Montalbano un cult anche all’estero. Intervistato a La Vita In Diretta, l’attore ha raccontato di aver ricevuto apprezzamenti anche dal pubblico inglese, scoprendo che il commissario di Vigata è molto amato anche oltremanica.
Il sentimento che lo lega ormai non solo al personaggio, ma al resto del cast e ai luoghi della provincia di Ragusa in cui viene girata la serie non gli hanno permesso, in questi vent’anni, di dire addio a Montalbano.
Ormai sono tanti anni che lo faccio, ma anche se siamo in onda da 19 anni noi lavoriamo su Montalbano una media di 2 mesi ogni due anni. Sono due mesi che a me sinceramente mi ricaricano in una maniera straordinaria, anche perché la zona di Ragusa era ed è rimasta un po’ impermeabile al passaggio di turisti. I grandi flussi turistici venivano in Sicilia assorbiti dalla provincia di Catania e Palermo, quindi quando siamo arrivati noi – ed è così ancora oggi – era un mondo fermo, in senso buono però, agli anni ’60, nel senso che l’amicalità, la gentilezza delle persone che stanno lì, la bontà dei cibi, c’è una genuinità, un essere veri che in qualche modo incanta. Quando nel 2006 o 2007 dissi che volevo smettere di fare il personaggio mi dovetti ricredere proprio perché una delle componenti che mi mancava tantissimo era andare in questi posti qua a ritrovare quegli amici, a mangiare quelle cose là e assistere a quei tramonti dalla terrazza di Montalbano. Oltre ovviamente alla sfida professionale: per un attore è una grande sfida interpretare un ruolo in un arco di tempo così ampio con un autore che continua a scrivere e modificare il personaggio.
Il successo senza precedenti del Commissario Montalbano anche all’estero, ha sorpreso lo stesso Zingaretti, stupito della longevità della saga che arriva con i due nuovi film alle nozze per il suo personaggio. Eppure c’è qualcosa che non torna nel matrimonio dello scapolo impenitente Salvo con l’eterna fidanzata Livia, preannuncia l’attore.
Una scena che non avevo mai pensato di girare, Montalbano che sposa la sua Livia: non tutto ciò che si vede è vero, ma non posso dire di più. Anche in quel film, c’è una storia di amore in senso alto e positivo ed altre storie d’amore che non sempre vanno a finire bene e che portano in questo caso ad un omicidio. Gli ultimi romanzi di Andrea sono molto forti sul tema delle donne, perché come i grandi giallisti si adegua al clima del paese.